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lunedì 30 marzo 2020

Via Crucis al tempo del Coronavirus [3]


Quinta Stazione: Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce
Prese la croce di malavoglia: lo costrinsero (Mt 27,32). Simone di Cirene tornava a casa dopo una mattinata di lavoro in campagna, quando i soldati si avvalsero del diritto di imporre l'angheria, il servizio gratuito.
Camminando dietro a Gesù il giogo si faceva dolce e il carico leggero (Mt 11,30). Continuò a seguire Gesù anche dopo, divenendo suo discepolo, assieme ai figli Alessandro e Rufo.
Simone, senza che allora lo sapesse, aveva obbedito alla parola di Gesù: "Se qualcuno vuol venire dietro a me… prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16,24). Fece sua la croce di Gesù e le sue croci si mutarono nella croce di Gesù.

Medici, infermieri, personale di servizio… Quante persone si prodigano in questi giorni per gli ammalati del virus! Alcuni costretti dalla necessità, angariati, altri con convinzione, tutti comunque mettono a rischio la propria vita. Siamo grati a questi Cirenei e preghiamo per loro.

Gesù non è da meno e prendi su di te la nostra croce. La croce "pesa di meno" scriveva Igino Giordani, "se Gesù ci fa da Cireneo". E pesa ancora di meno se la croce la portiamo insieme: "Una croce portata da una creatura alla fine schiaccia; portata insieme da più creature con in mezzo Gesù, ovvero prendendo come Cireneo Gesù, si fa leggera: giogo soave. La scalata, fatta in cordata da molti, concordi, diviene una festa, mentre procura un'ascesa".
È come se Gesù ci dicesse: Non temete, dunque, perché, se siete uniti, Io sono con voi, e come Cireneo porto la vostra croce, qualsiasi essa sia.


Sesta Stazione: La Veronica asciuga il volto di Gesù
Secondo la tradizione orientale la donna che asciugò il volto a Gesù mentre saliva al Calvario, si chiamava Berenike. Qualunque fosse il suo nome la tradizione latina gliel'ha cambiato con un nome nuovo: Icona vera, Veronica.
Sì, perché il sangue, il sudore, gli sputi, la terra di cui era imbrattato il Santo Volto di Gesù ha stampato l'immagina sul lino, ma la vera immagine di Gesù si è stampata indelebilmente nel cuore della donna: la sua identità, il suo nome, sarà per sempre Veronica, il volto vero di Gesù.

Quanti volti sfigurati negli ospedali, nelle tende improvvisate, irriconoscibili dietro la maschera dell'ossigeno. E quante mani pietose, anche se avvolte dai guanti, si posano su di loro…

"Il tuo volto, Signore, io cerco" (Sal 26,9), "Mostraci il tuo volto e saremo salvi" (Sal 79,20). È il desiderio di ogni cuore, vedere Dio, vedere il volto di Dio. Quando amiamo qualcuno vogliamo guardarlo in volto. E Dio possiamo vederlo? Gesù ci ha detto di sì: "Chi vede me, vede il Padre" (Gv 12,45). E ha aggiunto: "Chi vede il fratello, vede il Signore" (Ipsissima verba). Sì, possiamo vedere il volto di Dio, nel volto sfigurato di ogni fratello. Ma occorre un cuore puro, come quello della Veronica: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5,8).

(Fonte: http://fabiociardi.blogspot.com)

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