Continuo la mia riflessione accompagnato dal Messaggio di papa Francesco per questa Quaresima.
In questo tempo favorevole è pressante l'invito a lasciarci condurre nel deserto, in modo da poter finalmente ascoltare la voce del nostro Sposo.
È un'esigenza impellente, un desiderio profondo di staccarsi da tutto - specialmente in questo momento di forzato ritiro causata dall'epidemia del virus - e intrattenere un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico col Signore. È fare l'esperienza sempre nuova di sperimentare l'amore del Padre e poter, come mi è possibile, corrispondere al suo amore che sempre ci precede e ci sostiene. E quando ti lasci prendere e avvolgere da questo amore, senti che questa intimità ti scava dentro, arrivando a scalfire la durezza del nostro cuore per convertirlo sempre più a Lui e alla sua volontà.
La sua Parola entra in me e mi fa sperimentare la sua misericordia gratuita.
Sarei uno stolto, un incosciente, se lasciassi passare invano questo tempo di grazia, nella presuntuosa illusione di essere io il padrone del tempo e del modo della mia conversione.
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