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venerdì 8 gennaio 2010

Lo stile del servo

10 gennaio 2010 – Battesimo del Signore

Parola da vivere

Tu sei il Figlio mio, l'amato (Lc 3,22)


Tutti ci poniamo l'interrogativo: "Chi è Gesù?".
Si attende una risposta...
Mentre Gesù riceveva il battesimo, il Padre suo fa sentire la sua voce: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento". In forza di tale "manifestazione", spinto dallo Spirito, Gesù dà inizio alla missione.
Il modo di presentarsi, di svolgere la sua missione, non si incontra con i gusti di coloro che pure l'attendevano. Non si fa pubblicità, non riempie le piazze, non minaccia; il suo stile è quello del servo, come riferisce Isaia.
Gesù è solidale coi "perdenti", con i deboli e con gli "ultimi": è capace di incoraggiare, dà fiducia, rafforza la speranza e la gioia di vivere.
Gesù porta così a compimento la missione: far cogliere a tutti noi quanto Dio Padre ci ama e scoprire la bellezza dell'amarci fra di noi, come Gesù ci ha amati, per fare di tutti una famiglia.
Il nostro Battesimo acquista così un preciso riferimento: deve diventare un impegno, una testimonianza, uno stile di vita nuova. Contenti pertanto di essere discepoli di Gesù Cristo, è bene sapere chi siamo: gente amata da Dio, desiderosi di percorrere la via indicataci da lui.
Così è possibile diventare un popolo nuovo che vive nell'amore, comunicando a tutti la gioia e la pace sperimentate nel vivere da figli di Dio, liberi da ogni forma di schiavitù - il male - per volare alto.

Testimonianza di Parola vissuta


Due giorni fa sono andata al lavatoio pubblico, quello vicino a casa mia, per fare il bucato. C'era un bel sole e tante donne lavavano i panni, anche se lo spazio era proprio poco.
Stavamo chiacchierando allegramente quando è arrivato un anziano. Non ci vedeva quasi. Aveva due lenzuola, una camicia e il suo turbante da lavare e chiedeva che gli facessimo un po' di posto. Nessuna voleva spostarsi. Mi sono rivolta a lui: "Baba - gli ho detto come si usa con le persone anziane - dammi le tue cose che te le lavo io".
Le altre donne si sono messe a ridere. "Con la famiglia grande che ti ritrovi e quella montagna di panni, mica dirai sul serio...". Ho ripetuto al baba l'invito e ho cominciato a lavare le sue lenzuola. Era molto contento, mi ha dato la sua benedizione paterna e, prima di allontanarsi, ha voluto lasciarmi per forza il suo pezzetto di sapone che custodiva gelosamente.
Nessuno rideva più. Nel silenzio presso quel lavatoio, è successo qualcosa di nuovo. C'era chi prestava la sua bacinella all'altra, chi porgeva la brocca piena d'acqua a quella più lontana... Era iniziata una catena di collaborazione.

(F. N., Pakistan)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola, esperienza in parrocchia)

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