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sabato 2 gennaio 2010

La luce che viene dall'alto

3 gennaio 2010 – 2a domenica dopo Natale

Parola da vivere


La luce splende nelle tenebre (Gv 1,5)


Le tenebre ci sono, e tante.
Le nostre "piccole - grandi tenebre": angosce, solitudini, disperazioni, tutto ciò che ci fa male, saranno però dissipate da una luce diversa, che viene dall'alto e che ha il colore e il sapore del cielo e della terra.
A noi cristiani, se crediamo all'Amore, ci viene dato in dono la Luce, che ha brillato a Betlemme.
Sì, perché la luce che rifulse a Natale continua a brillare.
Il vangelo di Giovanni. "In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini, la luce splende nelle tenebre"; e la lettera di Paolo agli Efesini: "Possa illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza ci ha chiamati", ce lo confermano.
L'amore può diradare le tenebre dell'odio, dell'egoismo, ricomponendo ogni divisione in unità.
Abbiamo noi il coraggio di ammettere, con semplicità di cuore, che soltanto Lui può guarire la nostra cecità? Sì, perché ci è stato manifestato, e a volte lo sperimentiamo pure, che siamo figli della luce: vediamo con occhi nuovi cose e persone, essendo così ciascuno piccole luci, riflesso della luce vera: il Risorto, luce nelle tenebre.


Testimonianza di Parola vissuta



Anche se i miei impegni di lavoro e di studio non mi lasciano tanto spazio libero, da tempo albergava in me l’idea di fare, almeno per una volta, un’esperienza di vita diversa, che mi permettesse di aiutare gli altri e vedere con i miei occhi come vivono “certe” persone.
Così che il 31 dicembre scorso, ho deciso con i miei amici di aderire all’iniziativa che si svolge a Verona attraverso l’Associazione "Ronda della Carità". Questa iniziativa consiste nel servizio di portare cibo a tutti i "barboni" che vivono per strada.
È un volontariato che si svolge tutti i giorni, ma l’ultimo dell’anno partecipano molte più persone del solito e di tutte le età.
Da questa esperienza ho capito che, tanta della gente che vive per strada lo fa per libera scelta e non per situazioni personali realmente spiacevoli. Allo stesso tempo ho ammirato, comunque, le persone che tutti i giorni si impegnano a portare loro assistenza; considerato che, non è un lavoro remunerato, ma un servizio che svolgono per perseguire i loro ideali di fraternità.

(Luca, Verona)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola, esperienza in parrocchia)

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