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domenica 17 gennaio 2010

Chi ama è invincibile


Ho letto e riletto l'esperienza che l'amico Tanino Minuta ha scritto sul suo blog. Il titolo è significativo: Chi ama è invincibile; per questo la voglio proporre ai lettori del mio blog.
Non mi stupisco dell'avventura che il mio amico ha vissuto nell'allora Ungheria comunista, perché, conoscendolo, non poteva comportarsi che così.
Quello che sempre mi ha colpito di lui è la sua giovialità, il suo slancio, il suo vedere il positivo in tutto. Parlare con lui è aprirsi su quegli orizzonti che ti fanno alzare lo sguardo e ti fanno guardare oltre…
Quando racconta, nel periodo del suo insegnamento in un ateneo ungherese, che poteva essere "spiato" anche dagli stessi studenti, vedo in lui quel "bambino evangelico" che trova la ragion d'essere nell'amore verso tutti.
La lezione per me è chiara: chi ama, chi è nell'amore, sa che può affrontare ogni situazione.
«Sì certo, ero ben consapevole di trovarmi in quel paese, con quell'ideologia, ma pensare che qualcuno degli studenti fosse lì apposta per cogliere qualche parola equivoca, qualche valutazione che sarebbe potuta sembrare dispregiativa verso il sistema politico vigente, qualche paragone con il capitalismo italiano...
Perché temevano che ogni straniero fosse un attentato al comunismo? E poi cosa avrei potuto dire contro un certo sistema parlando dei primi documenti della lingua italiana? Come potevo denigrare un'ideologia spiegando la storia della grammatica o parlando della poetica di Dante o Petrarca? Mi venne da ridere nel pensare a come vedevano l'occidente quelli dell'Europa est. Come se oltre la cortina di ferro ci fossero la felicità, la libertà. (…)
Decisi di cancellare dalla mia mente il pensiero che qualcuno degli alunni potesse avere il compito di spiarmi perché la prima cosa che avrei potuto fare sarebbe stata di indagare chi potesse essere quel mercenario o quell'idealista che mi aspettava al varco per cogliermi in fallo. Un tale pensiero avrebbe minato il rapporto diretto e semplice che avevo già instaurato con le varie classi. (…)».

Alla fine, dopo il "crollo del muro", venne a sapere che la "spia" era la persona che lui aveva aiutato…: «Sento gratitudine per questa fragile creatura…».
E termina il suo racconto con quel tocco che ti dà quella luce e quella speranza di cui ogni giorno hai bisogno: «...nel Grande Gioco della vita, ancora una volta avevo potuto costatare che chi ama ci azzecca sempre, chi ama è invincibile».
Grazie, Tanino!

1 commento:

  1. E' proprio vero, chi ama come il Signore ci ha insegnato non teme ne morte ne sventura perchè ha Dio accanto a se. Grazie per questo post. Ciao ^_^

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