e benedetto il frutto del tuo grembo! (Lc 1,42)
Nell'incontro di Elisabetta con Maria avviene un riconoscimento. Mediante Maria, divenuta obbediente alla Parola, Dio visita il suo popolo e il suo popolo lo riconosce. Elisabetta riassume in sé l'attesa di tutta la storia; Maria porta in sé l'Atteso delle genti. Il loro incontro è l'abbraccio dell'Antico Testamento e il Nuovo, tra la promessa e il compimento. Due donne si salutano. Nella loro reciproca accoglienza è riconosciuto Colui che è Accoglienza. Per questo grande dono che le ha fatto Maria, Elisabetta grida a gran voce la sua gioia incontenibile, che si esprime in una duplice benedizione. Innanzitutto benedice Maria. E poi benedice il frutto del suo grembo.
In Gesù tutta la creazione torna ad essere benedizione e vita, perché è vinto colui che l'aveva fatta cadere nella maledizione. Benedire significa dire-bene. Dio, con la voce di Elisabetta, dice bene di Maria, l'arca della nuova alleanza; Dio dice-bene di noi, che accogliamo la sua Parola, fatta carne e come Maria la doniamo al mondo. Impariamo anche noi ad essere una benedizione per ogni fratello e sorella che incontriamo.
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