15a domenica del Tempo ordinario (C)
Deuteronomio 30,10-14 • Salmo 18 • Colossesi 1,15-20 • Luca 10,25-37
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Appunti per l'omelia
Chi è il mio prossimo?
Gesù mette in scena due osservanti delle pratiche religiose e un samaritano, un eretico per gli Ebrei, escluso dal culto, per sottolineare il legame stretto fra l'amore per Dio e quello del prossimo. Per amare Dio, non bastano gli atti di culto.
Gesù per primo si fa "prossimo": essendo Dio, si fa uomo per amore dell'uomo.
Si ama Dio, se si ama chi Lui ama: il culto, separato dalle opere d'amore, è sterile, anzi falso. L'uomo ferito è "tempio" di Dio.
Allora è possibile anche a chi non può ricevere i sacramenti, a chi non può andare in chiesa, onorare e amare il Padre: le opere dell'amore si traducono in "culto", l'amore del prossimo mette in comunione col Padre.
Chiediamoci, allora: noi, come ci saremmo comportati in quella situazione? Siamo sempre in grado di legare l'onore che rendiamo a Dio con il servizio del prossimo?
Lo vide e ne ebbe compassione
Per amare, non basta "vedere" chi soffre, scoprire le cause delle miserie e delle ingiustizie, reclamare ciò che deve fare lo Stato o la Chiesa e neppure fare qualche gesto di solidarietà. Occorre la "com-passione": far nostra la sofferenza degli altri, cambiare atteggiamento nei confronti degli altri, metterci in certo senso al posto di chi soffre e fare per lui ciò che vorremmo fosse fatto a noi. "Ciò che fate agli altri, lo fate a me" ci ripete Gesù (cf. Mt 25,31-46).
Amare Dio con tutto il cuore, tutta l'anima, tutta la forza e tutta la mente si traduce nell'amare con tutto il cuore, con tutta l'attenzione, con tutta la premura, mettendo da parte le nostre preoccupazioni, il prossimo che momento per momento ci passa accanto.
Chi è stato prossimo a colui che caduto nelle mani dei briganti?
Chi ha avuto compassione di lui. Va' e anche tu fa' così.
A chi mi devo fare prossimo? Papa Francesco, nell'omelia in occasione dell'anniversario della visita a Lampedusa, ha detto: «Gesù rivela ai suoi discepoli la necessità di un'opzione preferenziale per gli ultimi, i quali devono essere messi al primo posto nell'esercizio della carità. Sono tante le povertà di oggi. […] Il mio pensiero va agli "ultimi" che ogni giorno gridano al Signore, chiedendo di essere liberati dai mali che li affliggono. Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto; sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione; sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso; sono gli ultimi lasciati in campi di un'accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea. Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesù ci chiede di amare e rialzare. Purtroppo le periferie esistenziali delle nostre città sono densamente popolate di persone scartate, emarginate, oppresse, discriminate, abusate, sfruttate, abbandonate, povere e sofferenti. Nello spirito delle Beatitudini siamo chiamati a consolare le loro afflizioni e offrire loro misericordia; a saziare la loro fame e sete di giustizia; a far sentire loro la paternità premurosa di Dio; a indicare loro il cammino per il Regno dei Cieli. Sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! "Non si tratta solo di migranti!", nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata».
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Vide e ne ebbe compassione (Lc 10,33)
(vai al testo…)
PDF formato A4, stampa f/r per A5:
Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
• Gli si fece vicino (Lc 10,34) - (10/07/2016)
(vai al testo)
• Va' e anche tu fa' così (Lc 10,37) - (14/07/2013)
( vai al testo…)
• Chi è il mio prossimo? (Lc 10,29) - (09/07/2010)
(vai al post "Farsi prossimo")
Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
• Chiamati a diventare samaritani (08/07/2016)
• Come farsi prossimo (12/07/2013)
Commenti alla Parola:
• di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 6.2019)
• di Luigi Vari (VP 5.2016)
• di Marinella Perroni (VP 5.2013)
• di Claudio Arletti (VP 6.2010)
• di Enzo Bianchi
• di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
• di Letture Patristiche della Domenica
(Illustrazione: "Il buon samaritano", acquarello di Maria Cavazzini Fortini)
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