Parola da vivere
Noi predichiamo Cristo crocifisso,
potenza e sapienza di Dio (1Cor 1,23-24)
San Paolo è stato folgorato dal mistero d'amore nascosto nel Crocifisso. Lui che era ebreo e riteneva stoltezza la morte di un Dio, nella croce ha trovato l'essenza di Dio, l'amore. Di cultura greca, non ha trovato sapienza più grande che dare la vita, per amore.
Per noi è stoltezza quotidiana perdere, diminuire, farsi niente, essere schiacciati dal dolore, finire...
Ma se troviamo tutto questo in Gesù crocifisso, i nostri volti di dolore nel suo volto di dolore, la nostra morte nella sua morte, il nostro peccato nel suo farsi da innocente peccatore e tutto questo per l'amore che il Padre vuole donarci attraverso il Figlio, allora tutto cambia.
Ce lo insegna Chiara Lubich in una delle intuizioni più profonde della sua esperienza spirituale:
"Ho un solo Sposo sulla terra: Gesù crocifisso e abbandonato; non ho altro Dio fuori di Lui.
In Lui è tutto il Paradiso con la Trinità e tutta la terra con l'Umanità... Così per gli anni che mi rimangono: assetata di dolori, di angosce, di disperazioni, di distacchi, di esilio, di abbandoni, di strazi, di... tutto ciò che è Lui, e Lui è il dolore.
Così prosciugherò l'acqua della tribolazione in molti cuori vicini e, per la comunione con lo Sposo mio onnipotente, lontani.
Passerò come fuoco, che consuma ciò che ha da cadere e lascia in piedi solo la verità".
Testimonianza di Parola vissuta
UNA GRANDE LEZIONE DI VITA
Il dolore più grande per un genitore è sopravvivere al proprio figlio. Voglio raccontare la mia esperienza per dare conforto a chi ha provato lo stesso dolore. La semplice parola tumore mi ha sempre spaventato e tuttora mi terrorizza ancora. Pensavo che mai sarei stato in grado di stare vicino a un figlio in un letto d'ospedale, tanto meno in quel reparto. Invece mi sbagliavo. E alla grande. A una delle due mie bambine (gemella tra l'altro), alla tenera età di 9 anni, è stata diagnosticata una grave patologia. Dopo l'iniziale smarrimento, ho cercato di far forza a mia moglie e all'altra figlia, cercando di vivere nel modo più normale possibile.
Il periodo della malattia di Sara è stato duro e pieno di sacrifici (l'intervento prima, la radioterapia con la chemio poi, i vari day hospital per i controlli...), ma è proprio in questo periodo che è successo qualcosa di straordinario. Normalmente, in una situazione simile, sono i genitori a sostenere i figli, nel nostro caso è stata Sara a darci una grande lezione di vita. Illuminata, senz'altro, da Colui che per la prima volta aveva ricevuto nell'Eucaristia. Ha accettato pienamente il suo stato, si è fidata ciecamente, non ha avuto paura e ha confortato la mamma con parole dolcissime, dal sapore strettamente cristiano. Sara si è fidata del suo vero Padre, non parlo di me, che sono stato solo il suo custode su questa terra.
Fabio C.,
tratto da "Famiglia Cristiana"
(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)
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