affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna (Gv 3,14-15)
Questa espressione, per l'evangelista Giovanni, significa nello stesso tempo essere innalzato in croce ed essere glorificato.
Giovanni vede nella morte di Cristo la grande dimostrazione dell'amore di Dio per l'umanità. Questo amore è così potente che merita la risurrezione e frutta per tutti la vita eterna.
La croce non è più segno di maledizione e di morte, è trasformata in strumento di vittoria sulla vera morte che è il peccato.
Non si può più separare la croce dalla gloria, il Crocifisso dal Risorto: sono due aspetti dello stesso mistero di Dio che è amore.
È questo amore che attrae: Gesù chiama i suoi a condividere la sua gloria e per essa li porta ad amare tutti come Lui, fino a dare la vita.
Come rispondere a tanto amore? Offri-remo a Gesù ogni dolore come espressione del nostro amore, come una goccia nel mare della sua passione perché frutti il bene di tutti, di chi ci è caro, della Chiesa, del mondo.
Abbracciando le croci di ogni giorno e unendoci a Gesù crocifisso possiamo partecipare alla sua vita di Risorto. Diventeremo così strumento di gioia per molti, di felicità, di quella felicità a cui ogni essere umano ambisce.
Testimonianza di Parola vissuta
A un mese dalla data di matrimonio, scopro di avere un tumore tra il cuore e il polmone. Vengo operata e, grazie e Dio, mi fanno un taglio solo di 5 centimetri sul petto. Dopo l'intervento, i medici mi dicono che dovrei fare subito la chemio, anche perché il cuore è gravemente sofferente. Mi faccio due calcoli e m'accorgo che la data del matrimonio con Luca (che tanto amo), coincide con l'inizio della chemio. Non so che fare, mi affido al Signore. Il medico mi consiglia di sposarmi subito, o di rimandare all'anno dopo.
Luca è triste, vorrebbe che io divenissi subito sua moglie. Ma come fare? Non c'è pronto nulla: documenti, vestiti, prenotazioni... Anche i parenti non sanno nulla. lo, però, non demordo, mi consiglio con padre Maurizio, che mi dice: "Non preoccuparti, vieni domani, il resto lo faccio io". In men che non si dica, sono stati avvisati i parenti, e tutti si sono dati da fare, perché a questo matrimonio non mancasse nulla, come avvenne col vino alle nozze di Cana, grazie all'intervento di Maria. Così ci siamo sposati, Luca piangeva mentre, al suono della marcia nuziale, io entravo in chiesa. E pensare che, fino al giorno prima, facevo fatica a stare in piedi e a respirare! Come si fa a non commuoversi davanti a tanta generosità?
Ma la storia continua: il giorno dopo il matrimonio, i medici non mi chiamano per il ricovero, e qualcuno ha organizzato al volo una viaggio di nozze di tre giorni. I medici poi hanno continuato a non chiamare, così scopro di avere un linfoma molto raro, mandato ad analizzare a Madrid. Ma non importa: la grazia che Gesù sta donando a me e a mio marito non ha prezzo. Non so quel che sarà domani, oggi, però, voglio dire a tutti la mia gioia, e una parola di coraggio per chi soffre.
tratto da "Famiglia cristiana"
Caro Luigi... sono rimasta senza respiro leggendo la testimonianza che riporti.
RispondiEliminaUna mia amica, coetanea e dunque 52enne (non considero che sia un'età da "vecchia"), è mancata il 5 di questo mese per un cancro con la stessa localizzazione della ragazza che racconta la sua esperienza.
Pregherò perchè il suo percorso porti ad un'altra meta...
Grazie, Licia, del tuo passaggio...
RispondiEliminaÈ difficile da capire, ma l'amore è qualcosa che si vive con tutto noi stessi, perché in certi casi, a parlarne, si sciupa tutto. La "vita" è fatta così!
Oggi a pranzo, conversando, dicevo a mia moglie che Dio ci parla con le circostanze, con l'"esistente": il suo è un linguaggio che bisogna capire, come un'altra lingua. Se la si impara, è "uno stare" meraviglioso con una Persona Speciale; molto spesso è uno stare scomodo, ma sempre speciale.
Mi ricorderò di voi nel vostro ritiro di Quaresima, (in quel posto bellissimo!).
Se per caso ti capita di incontrare d.Angelo Z., salutamelo tantissimo...
Màndi! ...e a risentirci
Luigi
Buongiorno Gigi...
RispondiEliminaI tuoi saluti, ieri sera alla fine della Via Crucis, al ns. Mons. sono stati una sorpresa inattesa, piena di stupore per la casualità ma pieni anche del ricordo di anni giovanili condivisi... Pre Agnul aveva un sorriso da orecchi a orecchio.
Ti saluta con grande cordialità. Ti pensava ancorta a Trieste e l'ho un po' aggiornato secondo quello che ho letto qui da te.
Ora vado a prepararmi per la partenza... Ti auguro un fine settimana pieno di serenità.
Mandi, si cjatin di nuf lunis!
Sono felice di tutto quanto è accaduto...
RispondiEliminaChissà se questa estate ritorno in Carnia...
Mandi!
Gigi