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venerdì 25 settembre 2020

Lavorare nella vigna di "famiglia"



26a domenica del Tempo ordinario (A)
Ezechiele 18,25-28 • Salmo 24 • Filippesi 2, 1-11 • Matteo 21,28-32
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

I responsabili di Israele, sacerdoti e anziani del popolo, rifiutano Gesù e il suo messaggio, appellandosi alla fedeltà verso la Legge. Invece, i "trasgressori" della Legge, pubblicani e peccatori, ascoltano il suo annuncio e si convertono.
I primi, persuasi di essere fedeli alla volontà di Dio manifestata dalla Legge, in realtà rifiutano il suo disegno, che si sta attuando in Gesù: in nome dell'attaccamento alla Legge, tradiscono Dio. Prigionieri della loro falsa sicurezza, i maestri e le guide in Israele si rifiutano di convertirsi: sono il figlio maggiore della parabola.
È un'adesione formale, piena di rispetto, quella del secondo figlio, ma che "tradisce" la volontà del padre: si può professare la fede, recitare il Credo, sapere a memoria le verità rivelate e i Comandamenti, ma sul piano delle scelte concrete non attuare le opere che la fede richiede.
Nel figlio minore sono rappresentati gli uomini e le donne che non osservano la Legge, ladri, pubblicani, prostitute, ma hanno la fortuna di incontrare Gesù o, meglio, di lasciarsi "trovare" da Lui. Il suo messaggio è certamente più esigente della Legge, perché chiede un radicale cambiamento di vita, ma è incentrato sull'annuncio di un Dio che è Padre e attende e desidera abbracciare i figli perduti. Scoprendosi amati, essi accolgono ciò che Gesù rivela. Spesso chi sperimenta il freddo e il vuoto lontano da casa, scopre e gusta la gioia del rientro in famiglia più di chi ci vive dentro in modo abitudinario e superficiale. Se prima hanno detto "no", ora dicono un sì pieno alla volontà del Padre.
È la "conversione": «Ma poi si pentì e vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?» (Mt 21,30a.31).
Il Vangelo e la storia della Chiesa sono pieni di questi personaggi che si sono "pentiti" e hanno assaporato la gioia del perdono e della vita nuova: Matteo, Zaccheo, Maria Maddalena…: "Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà" (Ez 18,28: cf. I lettura). I "giusti", invece, osservanti meticolosi della Legge, ritengono di non aver bisogno di conversione.
Allora, coloro che secondo la valutazione corrente sono i primi, possono diventare gli ultimi nel Regno di Dio che si fa presente in Gesù: «In verità vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio» (Mt21,31).

«Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna» (Mt 21,28): non è un padrone, ma un padre che si rivolge al figlio. Si tratta di lavorare nella vigna del padre, di famiglia: non è "la mia vigna", ma semplicemente "la vigna". Il campo, che è la Chiesa e il mondo, ci appartiene: in esso possiamo spendere il particolare "disegno" del Padre su di noi. La luce per scoprirlo la troviamo nel Vangelo, nei segni che provengono dai fratelli e dalle situazioni incontrate, nel vivere il "momento presente".
In definitiva, si tratta di essere addirittura come il Figlio: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù…» (Fil 2,5: cf. II lettura).
Il lavoro prioritario, in cui impegnarsi senza tregua, è la carità fraterna: l'accordo, la sintonia, l'unità in tutti i rapporti. Due vizi mortali la insidiano: "lo spirito di rivalità" e la "vanagloria". Si supera la vanagloria e lo spirito di parte "considerando gli altri superiori a se stessi" (cf. Fil 2,2-3: II lettura).

Forse anche noi ci lusinghiamo con le belle parole, le cerimonie riuscite, i programmi pastorali ben elaborati, ma lasciando mancare una ricerca seria, non priva d'inquietudine, di ciò che Dio vuole oggi da noi e dalla nostra comunità.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Ma poi si pentì e vi andò (Mt 21,41)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 …ma poi si pentì e vi andò (Mt 21,41) - (01/10/2017)
(vai al testo)
 Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? (Mt 21,31) - (28/09/2014)
(vai al testo…)
 Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? (Mt 21,31) - (25/09/2011)
(vai al testo…)
 Ciascuno consideri gli altri superiori a se stesso (Fil 2,3) - (26/09/2008)
(vai al post "L'umiltà del servizio")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Dio crede in noi, sempre (29/09/2017)
  Fare la volontà del Padre, sull'esempio di Gesù (26/09/2014)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2020)
  di Cettina Militello (VP 7.2017)
  di Marinella Perroni (VP 7.2011)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Il figlio che pentitosi va nella vigna, di Bernadette Lopez)

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