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venerdì 17 agosto 2018

Per la Vita


20a domenica del Tempo Ordinario (B)
Proverbi 9,1-6 • Salmo 33 • Efesini 5,15-20 • Giovanni 6,51-58
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo
Ciò che colpisce anzitutto nel brano è la ripetizione del termine "vita" o assimilabili (una decina di volte). E questa vita è legata a Gesù che si fa "pane": pane che Gesù fa coincidere con la sua "carne", che significa, con linguaggio semitico, la persona nel suo cammino storico concreto.
Si comprende allora che c'è una "vita" legata all'Eucaristia, anzi la "vita", che non è mai separata dall'annuncio del Vangelo, ma che anzi fa parte del Vangelo stesso!
La Messa, quindi, non è solo una preghiera o una devozione o solo un ricordo di Gesù: è un prolungamento della sua "incarnazione" nella storia degli uomini. È Lui che si fa presente e continua a offrirsi come sorgente di vita per il dono d'amore compiuto sulla croce.
È presente nel suo gesto di abbandono alla volontà del Padre per amore; è presente nell'atto di dire ad ognuno: «Sono qui per donarmi fino alla fine»; è presente per continuare a donare lo Spirito Santo e comunicare in lui la vita.
Nell'Eucaristia Gesù oggi salva il mondo. Afferma il Papa Benedetto XVI: «L'Eucaristia è il Redentore e la Redenzione resi interamente presenti».

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui
La "vita", allora, è avere Gesù in noi ed essere in Gesù: "dimorare" reciprocamente!
"Mangiare" Gesù è accogliere la sua Parola, per assimilare il suo modo di essere Figlio e fratello; è accogliere la sua presenza nell'Eucaristia, per entrare in comunione con Lui.
Una realtà richiama l'altra. Chi le separa finisce col trovarsi fuori strada.
Non ci si può accontentare dei gesti sacramentali, e vivere poi come si vuole.
Non è sufficiente mettere al centro solo l'ascolto della Parola e la vita dedicata all'amore del prossimo. L'accoglienza della Parola di Gesù raggiunge la sua pienezza massima nella vita sacramentale. Allora viviamo di Gesù, è Gesù che vive in noi la Parola: «Colui che mangia di me vivrà per me (= per mezzo mio; di me).

Allora possiamo chiederci: Nell'Eucaristia siamo coscienti di partecipare al fatto più importante della settimana, dove Gesù salva il mondo oggi?
Come viviamo la parola di Gesù: «Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo, non avrete in voi la vita»?


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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Chi mangia la mia carne… rimane in me e io in lui (Gv 6,56)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo (Gv 6,51) - (19/08/2012)
(vai al testo…)
 Cercate di capire quale sia la volontà del Signore (Ef 5,17) - (14/08/2009)
(vai al post "La via della vera vita")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Il segreto della Vita che non muore (14/08/2015)
  "Mangiare", necessità per vivere (17/08/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2018)
  di Luigi Vari (VP 7.2015)
  di Marinella Perroni (VP 7.2012)
  di Claudio Arletti (VP 7.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

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