16 agosto 2009 – 20a domenica del Tempo ordinario
Parola da vivere
Cercate di capire quale sia
la volontà del Signore (Ef 5,17)
San Paolo invita ogni uomo a non lasciarsi guidare dalla stoltezza; a non desistere di fronte al male che continuamente emerge dal proprio cuore. L'uomo, cercando di cogliere i "segni dei tempi" ha la possibilità di seguire la via della vera vita se comprende e ascolta la "volontà del Signore". Noi cristiani nella preghiera insegnataci da Gesù chiediamo al Padre che sia fatta la sua volontà. Quella volontà che Dio ci comunica in infiniti modi. Sta a noi lasciarci illuminare dallo Spirito per discernere tale volontà tra le tante proposte e richiami della vita.
La prima volontà di Dio è che tutti gli uomini si salvino, possano cioè sperimentare il suo amore. Quell'amore che tutto dona; per cui tutto è grazia. Altra volontà di Dio è la nostra santificazione: il Signore desidera che noi viviamo tutta la nostra vita in pienezza, trafficando con generosità e impegno i "talenti" ricevuti. La volontà di Dio, poi, è legata ai doveri del nostro stato di vita, doveri che sono diversi per ciascuno. Altro mezzo per capire qual è la volontà di Dio è dato dalla nostra stessa persona che ha quelle determinate caratteristiche, quella storia, quella sensibilità, vive in quel particolare contesto. Certamente Dio è ben contento quando noi sappiamo cogliere la sua volontà e la realizziamo nella nostra vita. Proprio per questo il suo cuore di Padre ce la fa conoscere in infiniti modi e usando molteplici mezzi. A noi essere attenti e disponibili.
Testimonianza di Parola vissuta
Condividere, perché non ci sia nessun povero tra di noi: questa proposta ha messo in discussione il nostro modo di vivere benestante, convincendoci che anche noi potevamo fare qualcosa. Ci siamo impegnati a fare subito un bilancio economico della famiglia.
Ci siamo resi conto, dal tipo di spese ricorrenti, che il nostro era un tenore di vita piuttosto alto. Abbiamo sentito che non potevamo disporre dei soldi che la provvidenza ci mandava come avevamo fatto fino ad allora. Io ad esempio da vent'anni ero iscritto al circolo del tennis, una spesa considerevole, giustificata da ragioni di salute fisica e di distrazione. Ho pensato che potevo ricominciare a fare jogging nel parco vicino a casa mia… Anzi, sarebbe stata un'occasione per fare sport con tutta la famiglia, giocando magari a tennis nel parco comunale, invece che nel club. Ecco trovata subito una buona somma da mettere in comune.
Per il battesimo dell'ultimo nostro bambino, una zia voleva regalargli un bicchiere d'argento. Venuta a conoscenza del nostro desiderio di aiutare chi non ha, è arrivata con la somma equivalente.
La condivisione aumenta.
(M.M.L., Francia)
(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)
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