1a domenica di Avvento (C)
Geremia 33,14-16 • Salmo 24 • 1 Tessalonicesi 3,12-4,2 • Luca 21,25-28.34-36
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Appunti per l'omelia
Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia...
Il Vangelo, in questa prima domenica di Avvento, ci prende per mano e ci invita a guardare in alto, a percepire il cosmo pulsare attorno a noi, a sentirci parte di una immensa vita. Un cosmo, che patisce, che soffre, che si contorce come una partoriente (Is 13,8), ma per produrre vita.
L'Avvento è il tempo che prepara nascite, il tempo di Maria nell'attesa del parto… Ma non si attende solo la nascita di Gesù.
È un tempo di crisi. C'è una crisi della Chiesa, diminuiscono le vocazioni, cresce l'indifferenza religiosa, l'istituzione ecclesiastica perde fiducia. Ma la fede ci permette di intravedere che la fine di un certo tipo di Chiesa può portare a un nuovo modo di vivere la fede, più essenziale, libero e convinto, pieno di cuore e di verità.
È il nostro atto di fede: il regno di Dio viene, ed è più vicino oggi di ieri.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano…
Il Vangelo d'Avvento ci aiuta a non smarrire il cuore, a non appesantirlo di paure e delusioni. Ci saranno, sì, momenti in cui ci sentiremo col cuore pesante, scoraggiati. Tutti abbiamo provato lo scoraggiamento… Anche Gesù l'ha provato… Ma non è saggio tenergli il posto, allo scoraggiamento; permettergli di mangiare nel mio piatto, di sedere sul trono del mio cuore. Il motivo è questo: fin nell'intimo di noi stessi sappiamo una cosa: che non può esserci disperazione finché portiamo alla mente e nel cuore il motivo per cui Gesù è venuto sulla terra, di chi Lui è al servizio, chi lo ha mandato qui da noi. E Lui sta venendo: allora vedranno il Figlio dell'uomo venire con grande potenza e gloria.
Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina
Questo mondo contiene Lui! Che viene, che è qui, che è più grande di noi. Egli è un Liberatore, esperto di nascite, in cammino su tutte le strade.
Alzatevi, guardate in alto e lontano... Uomini e donne in piedi, a testa alta, occhi alti e liberi: questi sono gli uomini e le donne secondo il Vangelo! Ed il Vangelo ci insegna a leggere il presente e la storia come grembo di futuro, a non fermarci all'oggi, ma a guardare avanti: questo mondo porta un altro mondo nel grembo. Un mondo più buono e più giusto, dove Dio viene, vicino come il respiro, vicino come il cuore, vicino come la vita.
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
State attenti... che i vostri cuori non si appesantiscano (Lc 21,34)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa f/r per A5)
Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (2/12/2012)
Vegliate in ogni momento (Lc 21,36)
(vai al testo)
Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
Nell'attesa di quel Giorno (30/11/2012)
Commenti alla Parola:
• di Luigi Vari (VP 2015)
• di Marinella Perroni (VP 2012)
• di Claudio Arletti (VP 2009)
• di Enzo Bianchi
(Illustrazione di Cosimo Musio)
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