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domenica 15 novembre 2015

A Milano 5 nuovi diaconi permanenti


Il cardinale Angelo Scola ha ordinato sabato 7 novembre, nel Duomo di Milano, cinque i nuovi diaconi permanenti.
Si tratta di Thomas Anthony Lyden, 41 anni, insegnante di religione cattolica di origini scozzesi, vive ad Arese con la moglie e i suoi sei figli, l'ultima nata pochi giorni fa. Guglielmo Gualandris, 56 anni, milanese, sposato con due figli, responsabile amministrativo di una ditta. Alessandro Lodolo D'Oria, 55 anni, vive con la moglie due figli e una ragazza in affido a Gerenzano e lavora come fund-raiser. Alberto Meneghello, 53 anni, di Villanova di Bernareggio, coniugato con tre figli, impiegato come responsabile dell'assistenza tecnica di una ditta di strumentazioni scientifiche. Claudio Savi, 50 anni, sposato e padre di quattro figlie, abita a Vignate, esercita la professione di medico anestesista.

Il card. Scola, nell'omelia della Messa vigiliare della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo (rito ambrosiano), ha ricordato agli ordinandi che «nella regalità di Gesù Cristo, adeguatamente intesa, troviamo la sorgente e la forma del ministero che oggi, per il dono dello Spirito attraverso la preghiera e l'imposizione di mani dell'Arcivescovo, state per ricevere».
«La Lettera ai Filippesi - continua l'Arcivescovo - ci ha descritto in cosa consiste effettivamente la regalità di Cristo: "umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e una morte di croce" (Fil 2,8). Non è potere e dominio, ma abbassamento fino all'umiliazione. Se vogliamo è l'onnipotenza della più totale impotenza. L'Apostolo invita tutti i cristiani ad aver "gli stessi sentimenti di Cristo Gesù" (Fil 2,5). Questo invito è oggi rivolto in modo particolare a voi, carissimi ordinandi, che siete chiamati ad assumere, per grazia, il ministero diaconale, cioè, a lasciarvi prendere a servizio per il popolo santo di Dio e per il bene del mondo intero.
Questo ministero trova il suo centro proprio nel far presente, attraverso la carità in tutte le sue forme, tra gli uomini e le donne del nostro tempo il volto di Gesù, Servo di Dio, perché tutti possano riconoscere in Lui il cammino, la verità e la vita che conduce al Padre. Nella preghiera di ordinazione chiederemo per voi che lo Spirito colmi il vostro cuore dei sentimenti e del pensiero di Cristo: "Siano pieni di ogni virtù: sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio, retti e puri di cuore, vigilanti e fedeli nello spirito (…) siano immagine del tuo Figlio, che non venne per essere servito ma per servire"».
«Nel ministero del diaconato permanente sarete quotidianamente sostenuti e accompagnati dalle vostre spose. Il ripristino del diaconato uxorato, dopo il Concilio Vaticano II, ha fatto risplendere la ricchezza della comunione ecclesiale nella pluriformità di stati di vita e di uffici. […] L'assenso che come mogli avete dato al cammino vocazionale dei vostri mariti vi rende testimoni privilegiate di come la vita stessa della famiglia sia servizio alla Chiesa per il bene del mondo, perché tutti gli uomini possano conoscere e amare Gesù».
«La lettura del profeta Isaia (Is 49,1-7) conclude con una promessa che oggi viene fatta a voi, alle vostre famiglie e a tutta la nostra Chiesa, anzitutto alle parrocchie di provenienza e a tutte le realtà in cui operate o in cui opererete. "È troppo poco che tu sia mio servo… Io ti renderò luce delle nazioni" (Is 49,6). È la luce della comunione, speranza per il mondo. Nella Lettera pastorale di quest'anno ho scritto: "Sentire con Cristo implica sempre un sentire con la Chiesa, in intima unione con il popolo santo di Dio, ma ciò esalta le diverse sensibilità, i diversi carismi e ministeri presenti nella comunità ecclesiale. È questo il criterio della pluriformità nell'unità, vera e propria legge della communio"».
Siate, anzitutto e in ogni cosa, a servizio della comunione, modalità di rapporto che poggia su una stima previa in nome della comune appartenenza a Cristo».

Con queste ultime ordinazioni i diaconi permanenti in servizio nella Diocesi ambrosiana arrivano a 143, per l'83% sposati.

• Per leggere il testo preparato dell'omelia del card. Scola clicca qui
• Per ascoltare e vedere l'omelia del card. Scola clicca qui

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