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giovedì 20 giugno 2019

Corresponsabili con Gesù


SS. Corpo e Sangue di Cristo (C)
Genesi 14,18-20 • Salmo 109 • 1 Corinzi 11,23-26 • Luca 9,11b-17
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

Per far comprendere l'Eucaristia, Paolo presenta il racconto dell'Ultima Cena (cf. 1Cor 11,23-26; II lettura), Luca prende a prestito l'episodio della moltiplicazione dei pani (cf. Lc 9,11b-17), in particolare il gesto di "spezzare il pane", che i cristiani ripetono regolarmente ogni settimana nel Giorno del Signore.

Gesù prese a parlare alle folle… e a guarire…
Gesù si lascia coinvolgere dai bisogni degli altri, anche la sua parola è un' "accoglienza".
La liturgia del Giorno del Signore inizia sempre con il gesto del celebrante che accoglie la comunità, dà il benvenuto e annuncia il Regno di Dio.
Benvenuti sono i buoni e i peccatori, i poveri e i ricchi, i malati e i sani, i deboli, gli esclusi che cercano la Parola di speranza e di perdono.
Il luogo deserto richiama il cammino del popolo d'Israele che, lasciata la terra di schiavitù, si è messo in cammino verso la libertà ed è stato alimentato dalla manna.
La comunità, che celebra l'Eucaristia, è composta da "viandanti" che lasciano case, villaggi, amici e si mettono in cammino per ascoltare il Maestro. Altri, forse, preferiscono rimanere dove sono, non correre… rischi.

Voi stessi date loro da mangiare
La prima reazione è lo stupore, la sorpresa, la sensazione di essere chiamati ad un'impresa assurda. Per questo i Dodici suggeriscono una proposta che è il contrario dell'accoglienza: disperdere la folla, allontanarla, rimandarla a casa. Ognuno pensi, come meglio può, a risolvere i suoi problemi.
A volte i bisogni sono così impellenti che spingono a cibarsi di ciò che non sazia. Perciò il Maestro insiste: è da voi che il mondo attende cibo, Voi stessi date loro da mangiare.
La sua parola è un pane che si moltiplica miracolosamente. Chi accoglie il vangelo e con esso alimenta la vita, chi si ciba del pane eucaristico, sente a sua volta il bisogno di partecipare agli altri la scoperta fatta e comincia a distribuire il pane che sazia la sua fame … di felicità, di amore, di giustizia, di pace.
Li fecero sedere tutti quanti: Gesù non vuole che il cibo venga consumato in solitudine, ognuno per proprio conto, come si fa al self service. Anche i gruppi non troppo grandi possono avere il senso della possibilità reale di conoscenza, di dialogo, di instaurazione di rapporti d'amicizia, di aiuto reciproco, di fratellanza.

Recitò la benedizione, li spezzò e li dava…
Le formule con cui Luca descrive la moltiplicazione dei pani sono identiche ai gesti compiuti dal celebrante nella celebrazione dell'Eucaristia. Per questo il celebrante non celebra per se stesso, ma dà "voce" a Gesù e dà "voce" alla comunità; nel nome di Gesù è un "noi" che si rivolge al Padre, chiedendo che si realizzi il suo disegno sull'umanità: Per la comunione al corpo e al sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
Il pesce donato alla folla, infatti, è il simbolo di Cristo: Gesù è il pesce spezzato che si fa cibo per tutti nell'Eucaristia.

Non è concepibile che da un lato venga posto un gesto di unità, di condivisione, di uguaglianza e dall'altro sia tollerato il perpetuarsi di contrasti, di odi, di gelosie, di accaparramento dei beni, di sopraffazione. Se così fosse, "mangiamo e beviamo la nostra condanna" (cf. 1Cor 11,29) e sarebbe una grossa menzogna.


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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Voi stessi date loro da mangiare (Lc 9,13)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Tutti mangiarono a sazietà (Lc 9,17) - (29/05/2016)
(vai al testo)
 Voi stessi date loro da mangiare (Lc 9,13) - (02/06/2013)
( vai al testo…)
 Fate questo in memoria di me (1Cor 11,24) - (04/06/2010)
(vai al post "Vivere l'Eucaristia")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Siamo ricchi di ciò che doniamo (27/05/2016)
  Il Dono che è per tutti (31/05/2013)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 6.2019)
  di Luigi Vari (VP 4.2016)
  di Marinella Perroni (VP 4.2013)
  di Claudio Arletti (VP 5.2010)
  di Enzo Bianchi

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