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venerdì 29 marzo 2019

Essere "figlio"… più forte di ogni cosa


4a domenica di Quaresima (C)
Giosuè 5,9a.10-12 • Salmo 33 • 2 Corinzi 5,17-21 • Luca 15,1-3.11-32
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

La parabola dell'amore del Padre: a chi e perché Gesù la racconta?
Non ai peccatori, ma ai giusti. È una scelta scandalosa che provoca l'indignazione dei giusti, i quali non possono che concludere: quest'uomo, che frequenta persone impure, non può venire da Dio.

Il figlio minore
Il più giovane disse al Padre…: anche se il libro del Siracide sconsiglia di aderire a una simile richiesta, il padre non oppone resistenza. Perché il figlio abbandona la famiglia? Soprattutto perché vede nel padre una specie di "dominatore", in antagonismo con la sua "libertà".
Partì per un paese lontano…: rompe con la sua famiglia, il suo popolo, le tradizioni religiose della sua terra e va a stabilirsi tra i pagani allevatori di porci, animali impuri per eccellenza.
Quando ebbe speso tutto…: le "avventure" non saziano, l'uomo ha bisogno di equilibrio interiore, altrimenti si sente "morire".
Rientrò in se stesso…: l'esperienza della delusione può essere provvidenziale. Dicevano i rabbini: "Quando gli Israeliti sono costretti a mangiare carrube, si convertono".

Il figlio maggiore
Si indigna e la sua ira appare più che giustificata: è la reazione logica dell'uomo fedele e irreprensibile che si trova di fronte a una presunta ingiustizia. Il figlio maggiore è il perfetto osservante della legge, è colui che serve fedelmente, ma non ha un "rapporto" con il Padre: sulla sua bocca Gesù non mette la parola "padre", a differenza del figlio minore.
Mostra di non essere un figlio, ma un servo: il padre, per lui, è solo un datore di lavoro.
Per questo, come non appare sulla sua bocca la parole "padre", non appare neppure quella di "fratello": questo tuo figlio.

Il Padre
Nei confronti del figlio minore il padre non pronuncia una parola. La sua azione è descritta in cinque verbi:
lo vide da lontano (lo sta aspettando),
si sentì sconvolgere le viscere (il sentimento della madre nei confronti del figlio che porta in grembo: verbo che nei vangeli è riferito solo al Padre e a Gesù),
si mise a correre,
gli si gettò al collo (molto più che un abbraccio),
non smetteva di baciarlo (non il tradizionale bacio di saluto all'ospite, ma l'espressione della gioia e del perdono).
Al figlio che esprime il suo pentimento, il padre reagisce con: la veste lunga: quella usata per le feste, per gli ospiti di riguardo (la stessa che indosseranno in cielo gli eletti); l'anello al dito: non quello coniugale, ma quello con il sigillo; al giovane viene ridata l'autorità sui servi e viene reintegrato nell'eredità; i sandali ai piedi: il segno dell'uomo libero, lo schiavo andava scalzo.
Il Padre ritorna a parlare nei confronti del figlio maggiore, per dire: figlio … fratello. È il Padre stesso che gli fa riscoprire la dignità di figlio e la dignità del fratello.
Ritrovare il rapporto figlio-Padre vuol dire ritrovare anche il rapporto fratello-fratello.

Di fronte al comportamento del Padre vale la pena di "sforzarsi, comportandosi bene?".
La libertà mal gestita non è mai realizzante! Il Padre rispetta anche questa libertà, ma "vede" la possibilità di riscoprirsi figli, una potenzialità sempre più grande di qualsiasi passato negativo. Il suo perdono è amore ed è "intelligenza", un "leggere dentro".
Allora: È questo il Dio nel quale crediamo? E come viviamo il sacramento della riconciliazione?

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro (Lc 15,20)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 E cominciarono a far festa (Lc 15,24) - (06/03/2016)
(vai al testo)
  l Padre lo vide, ebbe compassione e gli corse incontro (Lc 15,20) - (10/03/2013)
( vai al testo…)
 Era perduto ed è stato ritrovato (Lc 15,24) - (12/03/2010)
(vai al post "L'abbraccio della riconciliazione")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Le intime fibre del cuore del Padre (04/03/2016)
  La gioia di essere perdonati ed accolti (08/03/2013)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 3.2019)
  di Luigi Vari (VP 2.2016)
  di Marinella Perroni (VP 2.2013)
  di Claudio Arletti (VP 2.2010)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione di Bernardette Lopez)

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