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venerdì 19 gennaio 2018

Seguire Gesù con tutto noi stessi


3a domenica del Tempo Ordinario (B)
Giona 3,1-5.10 • Salmo 24 • 1 Corinzi 7,29-31 • Marco 1,14-20
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

O Padre, che nel tuo Figlio ci hai dato la pienezza della tua parola e del tuo dono, fa' che sentiamo l'urgenza di convertirci a te e di aderire con tutta l'anima al Vangelo, perché la nostra vita annunzi anche ai dubbiosi e ai lontani l'unico Salvatore, Gesù Cristo...

La preghiera di colletta seconda ci suggerisce il tema conduttore della liturgia della parola odierna che può essere colto nell'invito evangelico a convertirsi, poiché il Regno di Dio si è fatto vicino. Un impegno che, mediante gli apostoli, si estende in chiave missionaria attraverso i tempi e i luoghi fino ad oggi e qui. Anche noi dunque siamo i destinatari e nello stesso tempo i trasmettitori di questo annuncio della conversione, sconvolgente e determinante per l'esistenza di ogni persona.
Nel nostro tempo e in questo contesto sociale, teso a rendere sempre meno rilevante la fede cristiana, si colloca l'odierno invito di Gesù: «Convertitevi e credete nel Vangelo».

Il tempo è compiuto! Piena ne è la misura, non c'è nulla da aggiungere al tempo trascorso prima dell'avvenimento atteso… È il tempo di Dio, il Kairós, il momento decisivo, il momento opportuno per prendere risoluzioni. È il tempo della conversione, di un cambio di mentalità per poter poi credere: prima si cambia mente, poi si crede. La fede che Gesù richiede non è un generico credito alle sue parole, un mero consenso intellettuale, ma è la fede biblica, decisione pratica: "quello che hai detto noi lo faremo e lo ascolteremo".
In questo contesto, Gesù, camminando… vide… chiamò… Sono i tre verbi vocazionali: Gesù è in cammino, entra nella concretezza della nostra vita, cammina tra noi. È un passare in mezzo alle nostre case ed occupazioni. Gesù vede con uno sguardo di elezione, pieno di misericordia. E chiama: è la Parola che irrompe nella vita e chiede obbedienza incondizionata e rottura radicale con il proprio passato.
Dio entra nella nostra vita, nel nostro operare quotidiano, nel nostro mestiere di pescatori. Dio chiama non in un'aria rarefatta di strane esperienze spirituali, ma all'interno della concretezza della vita, nell'esercizio di una propria attività.

Gesù vede Simone e Andrea e dice loro di andare dietro a lui… E subito, lasciarono le reti e lo seguirono. Quel subito fa pensare al potere della chiamata di Gesù e alla sua forza d'attrazione. Da parte dei discepoli non c'è nessuna esitazione né ripensamenti.
Ed è un seguire che significa un rapporto personale con la persona seguita, un voler imitare il suo stile di vita e non un semplice andargli dietro.
Anche per Giacomo e Giovanni, incontrati poco oltre, la risposta è immediata. Essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Il fatto che Giacomo e Giovanni sono proprietari di una barca ed hanno dei garzoni salariati in un'industria tanto vitale come la pesca contraddice molte delle descrizioni contemporanee che presentano i primi seguaci di Gesù come una banda di contadini itineranti. Possono essere stati itineranti durante il ministero di Gesù, ma non rappresentano affatto i ceti economicamente più disagiati della Galilea.

Andare dietro a Gesù. Ognuno può ricordare la propria "chiamata" o fare memoria di alcune conversioni, come quella di Paolo e di Agostino, che se non seguono alla lettera lo schema di cui si è parlato, spesso comportano però un'improvvisa e profonda esperienza di Dio che porta la persona ad uno stile di vita radicalmente diverso e si concretizza in un nuovo livello dello «stare con Gesù» e del fare quelle cose che imitano lo stile di vita di Gesù. È l'invito a riflettere, prima che sul nostro servizio alla causa del Vangelo, sulla nostra vita e sull'intensità della nostra radicalizzazione nel Signore Gesù: rimanere in Lui è vivere nella fede in Lui.

(spunti da Lectio: Abbazia Santa Maria di Pulsano)

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Convertitevi e credete nel Vangelo (Mc 1,15)
(vai al testo…)

Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Convertitevi e credete nel Vangelo (Mc 1,15) - (25/01/2015)
(vai al testo…)
 Venite dietro a me (Mc 1,17) - (22/01/2012)
( vai al testo…)
 Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini (Mc 1,17) - (17/01/2009)
(vai al post "L'impegno dell'evangelizzazione")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Il fascino dell'incontro (24/01/2015)
  Seguire Gesù! (20/01/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 1.2018)
  di Luigi Vari (VP 1.2015)
  di Marinella Perroni (VP 1.2012)
  di Claudio Arletti (VP 1.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione di Stefano Pachì)

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