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mercoledì 31 gennaio 2018

Fare ciò che si può


La Parola di Vita di Gennaio, "Potente è la tua mano, Signore", (post: Nelle nostre fragilità, la "potenza" di Dio) mi ha ricordato la "fragilità dei nostri limiti", ma anche la possibilità, attraverso questa povertà, di "sperimentare l'amore di Dio. Egli, infatti, vuole la felicità per tutti gli uomini, suoi figli, e per questo è sempre disponibile ad offrire il suo aiuto potente a quanti si mettono con mitezza nelle sue mani per costruire il bene comune, la pace, la fraternità".
A questo proposito, nella mia vita di ministero mi sono di grande aiuto le parole di san'Ignazio di Loyola.

«… Non piacciono a Dio l'ansia e l'inquietudine dello spirito: Il Signore vuole che i nostri limiti e le nostre debolezze si appoggino sulla sua forza […] vuole che speriamo che la sua bontà supplirà all'imperfezione dei nostri mezzi.
Coloro che si incaricano di affari numerosi, pur con un'intenzione retta, devono risolversi a fare semplicemente ciò che è in loro potere... Se si devono lasciare da parte alcune cose, occorre armarsi di pazienza, e non pensare che Dio attenda da noi ciò che non possiamo fare. Egli non vuole che l'uomo si affligga per i suoi limiti...; non è necessario stancarsi esageratamente. Anzi, quando ci siamo sforzati di agire del nostro meglio, possiamo abbandonare tutto il resto a Colui che ha il potere di compiere tutto quello che vuole…» (S. Ignazio di Loyola, da una lettera del 17/11/1555).

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