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venerdì 4 dicembre 2015

Ogni uomo è nel cuore di Dio



2a domenica di Avvento (C)
Baruc 5,1-9 • Salmo 125 • Filippesi 1,4-6.8-11 • Luca 3,1-6
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

La Parola di Dio venne su Giovanni nel deserto
Luca dà inizio al racconto dell'attività pubblica di Gesù con una pagina solenne, con un lungo elenco di re e sacerdoti, che improvvisamente subisce uno scarto: è il farsi presente di un personaggio, si può dire, sconosciuto. È come un sassolino del deserto che cade dentro l'ingranaggio collaudato della storia e ne cambia il passo: la Parola di Dio venne su Giovanni nel deserto.
La Parola, fragile e immensa, viene come l'estasi della storia, di una storia che non basta più a se stessa; le inietta un'estasi, che è come un uscire da sé, un sollevarsi sopra le logiche di potere, un dirottarsi dai soliti binari, lontano dalle grandi capitali, via dalle regge e dai cortigiani, a perdersi nel deserto. È il Dio che sceglie i piccoli, che «abbatte i potenti», che fa dei poveri i principi del suo regno, cui basta un uomo solo che si lasci infiammare dalla sua Parola.
Chi conta nella storia? Erode sarà ricordato solo perché ha tentato di uccidere quel Bambino; Pilato perché l'ha condannato a morte. Nella storia conta davvero chi comincia a pensare pensieri buoni, i pensieri di Dio.
E la parola di Dio viene ancora, è sempre in volo in cerca di uomini e donne dove porre il suo nido, di gente semplice e vera, che voglia diventare «sillaba del Verbo». Perché nessuno è così piccolo o così peccatore, nessuno conta così poco da non poter diventare profeta del Signore.

Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri
La "voce" dipinge un paesaggio aspro e difficile, che ha i tratti duri e violenti della storia, dove le montagne invalicabili sono quei muri che tagliano i villaggi; e i burroni scoscesi sono le trincee scavate per non offrire bersaglio e per meglio uccidere... È anche la nostra geografia interiore, una mappa di ferite mai guarite, di abbandoni patiti o inflitti.

Ogni burrone sarà riempito, ogni monte abbassato; le vie tortuose diventeranno diritte e quelle impervie, spianate
Ma di fronte alla violenza della storia, il profeta vede oltre… Vede strade che corrono diritte e piane, burroni colmati, monti spianati... per il viaggio mai finito dell'uomo verso l'uomo, dell'uomo verso il suo cuore. E soprattutto di Dio verso l'uomo.

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Un'opera imponente e gioiosa, e a portarla a compimento sarà Colui che l'ha iniziata. L'esito è certo, perché il profeta assicura: «Ogni uomo vedrà la salvezza». Ogni uomo? Sì, esattamente questo: ogni uomo! Dio viene e non si fermerà davanti a burroni o montagne, e neppure davanti al mio cuore contorto. Raggiungerà ogni uomo, gli porrà la sua Parola nel grembo, potenza di parto di un mondo nuovo e felice, dove tutto ciò che è umano trovi eco nel cuore di Dio.


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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! (Lc 3,6)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa f/r per A5)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (9/12/2012)
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! (Lc 3,6)
(vai al testo)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
In cammino… crescendo nell'amore (7/12/2012)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Marinella Perroni (VP 2012)
  di Claudio Arletti (VP 2009)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione di Cosimo Musio)



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