1° gennaio – Maria SS.ma Madre di Dio
Appunti per l'omelia
Nasce un nuovo anno con i suoi molteplici richiami: il tempo, che corre e non ritorna, è un grande dono che Dio ci offre, perché lo possiamo usare con riconoscenza e responsabilità. Se tutto viene inevitabilmente "divorato" dal tempo, rimane però intatto il bene che abbiamo compiuto. Tutto il tempo trascorso nell'amore vero diventa eterno come Dio, che è Amore.
L'anno che si apre col suo carico di incognite lo possiamo affrontare nella fiducia che Dio non ci abbandona, ma ci "benedice e ci protegge" con la sua presenza efficace d'amore: è Lui che "rivolge il suo volto su di noi" (cf Nm 6,22-27). In definitiva è Gesù la benedizione che Dio dà all'umanità. È Lui il volto luminoso di Dio rivolto verso di noi, la manifestazione concreta del suo amore che non ci sarà mai tolto.
Oggi, ottava di Natale, contempliamo ancora il mistero del "Figlio" di Dio, «nato da donna, perché ricevessimo l'adozione a figli» (cf Gal 4,4-7).
Il Vangelo (cf Lc 2,16-21) ci riporta nuovamente alla stalla di Betlemme consentendoci di rivivere l'esperienza dei pastori e soprattutto di Maria nell'incontri col Salvatore. I pastori hanno ricevuto la buona notizia e "senza indugio" sono andati e "hanno riferito ciò che del Bambino era stato detto loro", mentre "Maria, da parte sua, conservava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore".
Maria diventa così simbolo e modello della comunità cristiana che contempla e assimila interiormente il mistero inesauribile del Verbo Incarnato.
Se il protagonista assoluto rimane Lui, il Bambino Gesù, circonciso l'ottavo girono e inserito così ufficialmente nel popolo di Dio, segno e presenza del "Signore che salva", oggi però la Chiesa rivolge la sua attenzione in modo speciale a Maria, celebrandola come "Madre di Dio", titolo che, colto nel suo significato, dà veramente le vertigini. È la Madre di Dio! La maternità umana è relazione con una persona: colei che è madre è madre non di un corpo, ma di una persona. Ora il bimbo di Maria è il Figlio di Dio, è l'unica Persona del Verbo eterno, è Dio stesso. Maria è veramente "Madre di Dio"!
Ma il Figlio di Dio, incarnandosi nel grembo di Maria, ha legato a sé ogni uomo, divenendo il primogenito di una moltitudine di fratelli. Così, la madre di Gesù è anche la madre di tutti noi e di ciascuno in particolare.
Non c'è dubbio che la festa mariana di oggi è la più importante di tutte. Ogni aspetto del mistero di Maria, ogni suo privilegio trova la sua spiegazione e il suo fondamento nella sua relazione di madre con Gesù. Una relazione unica e indicibile! Ce lo richiama anche la raffigurazione, molto frequente, di Maria col Bambino; anzi, nella Chiesa d'Oriente, Maria non è mai sola, ha sempre in braccio il Bambino.
Maria esiste soltanto per Lui e lo mostra al mondo. Così anche la Chiesa: abbraccia Gesù e lo mostra al mondo, significando così la nostra vocazione di discepoli di Gesù: avere Gesù tra le braccia e mostrarlo, anzi donarlo, al mondo. Chi cerca Gesù dovrebbe poterlo ricevere da noi. Ciò sarà possibile se guarderemo a Maria come modello di fede e di carità.
Ed il dono che il mondo attende nella persona del Figlio di Dio, è "il Principe della pace… Lui stesso la nostra pace" e sua madre, la "Regina della pace".
Facciamo nostra così la promessa evangelica «Beati gli operatori di pace» che Benedetto XVI ha scelto per questa 46a Giornata Mondiale della Pace, per «incoraggiare tutti a sentirsi responsabili riguardo alla costruzione della pace».
Affidiamo a Maria il nostro desiderio ed il nostro impegno perché nel nuovo anno la pace possa "scoppiare" e dilagare.
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Vedi anche:
Commenti alla Parola:
• di Marinella Perroni (VP 2012)
• di Claudio Arletti (VP 2009)
• di Enzo Bianchi
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