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mercoledì 19 dicembre 2012

Al servizio dell'Annuncio


Al servizio dell'Annuncio – Vocazione e un evento di grazia.
Con questo titolo il settimanale Vita Nuova, della diocesi di Trieste, diocesi dove sono stato ordinato diacono ed alla quale sono particolarmente legato, nel numero del 14 dicembre u.s. ha pubblicato la notizia dell'ordinazione di due nuovi diaconi permanenti, Giorgio Bortelli e Gabriele Marucelli.
L'augurio più bello a questi nostri fratelli ed il ricordo speciale nella preghiera!


Così l'articolo di Francesca Gadaleta:

Nel giorno della solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria nella Cattedrale di San Giusto l'Arcivescovo, mons. Giampaolo Crepaldi, ha ordinato due nuovi Diaconi: Giorgio Bortelli e Gabriele Marucelli. Inizialmente, il Vescovo ha parlato di cosa davvero festeggiamo in questo giorno: la Madonna fu preservata dal peccato originale, che a noi tutti viene cancellato per mezzo del Battesimo. «Anche Maria, come noi, arrivò in un mondo immerso nel male e contaminato; ma in Lei, l'azione redentrice di Gesù Cristo, ha mostrato il massimo della potenza. Fin dal primo istante questa creatura fu in comunione con Dio; nessun dissidio interiore ha lacerato l'armonia del suo animo. L'ha tutelata anticipatamente da ogni male. La redenzione è stata per lei la medicina che previene il deperimento ed evita la ferita» ha detto l'Arcivescovo.
È in questo contesto che si è celebrata l'ordinazione di due nuovi Diaconi con i quali, attraverso l'omelia, mons. Crepaldi ha voluto ripercorrere le tappe del cammino della vocazione cristiana da loro compiuto. La prima chiamata che è stata loro rivolta è stata quella del Battesimo che ha tolto il peccato originale. Poi, sicuramente non meno importante, ha ricordato le famiglie in cui sono nati che hanno trasmesso loro la fede. Inevitabile ricordare la mèta che si è chiamati a raggiungere: «In chiesa si entra uno ad uno, chiamati per nome. Su di voi il giorno del Battesimo sono stati invocati i Santi per ricordarvi che siete chiamati alla santità». Ha ricordato, poi, che così come diceva Sant'Agostino: «Per voi io sono Vescovo, con voi sono cristiano». Così anche Giorgio e Gabriele sono chiamati a dire: «Per voi sono Diacono, con voi sono cristiano». Una seconda chiamata di Dio a Giorgio e Gabriele è stata quella al Matrimonio: assieme alle loro spose sono stati chiamati a divenire testimoni autorevoli, prima di tutto verso i propri figli. Il Vescovo ha voluto ringraziare le mogli per aver dato il consenso al diaconato dei mariti, affinché essi possano compiere i loro impegni diaconali. Ha ricordato loro che è nella propria famiglia che si è prima di tutto chiamati a creare una Chiesa domestica Come Diaconi sono invitati ad andare incontro anche alle altre famiglie, a coltivare la vocazione alla comunità cristiana. Essendo la nostra chiesa missionaria, sono però chiamati a svolgere opera di catechesi anche al di fuori, andando verso i più bisognosi, nelle scuole o negli ambienti di lavoro.
Infine ha parlato della vocazione alla quale in questo giorno sono stati chiamati. Ricordando che proprio l'8 dicembre del 1965 il Concilio Vaticano II ripristinò il Diaconato Permanente, mons. Crepaldi ha spiegato che il Diaconato è una chiamata e un evento di grazia. Il Diacono ha vari compiti, tra cui poter annunciare il Vangelo, predicare la Parola di Dio, distribuire l'Eucaristia, assistere e benedire il Matrimonio: è un Ministro di Cristo a tutti gli effetti al quale serve una continua crescita spirituale. Il diacono - vista anche l'etimologia della parola greca diákonos che significa servitore - è perciò chiamato a porsi a beneficio del prossimo: «Il Cristianesimo è servizio». L'intera vita del Diacono è richiamo costante a servire e seguire l'esempio di Cristo: che si adopera per gli altri, che proclama la Parola di villaggio in villaggio, che offre la sua vita in sacrificio. Dopo averli benedetti, il Vescovo ha affidato a Maria questa loro dedizione alla Chiesa e li ha invitati ad essere solleciti nel portare a tutti il Vangelo.



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