Segnalo alcuni articoli apparsi sulla rivista Il Diaconato in Italia, n° 175, numero monografico dal titolo Testimonianze di santità diaconale. Articoli che ho riportato nel mio sito di testi e documenti.
Testimoni di santità diaconale (Contributo)
di Enzo Petrolino
(Alcuni stralci)
[…] Se la santità è una, le forme per concretizzarla sono molteplici. Secondo i doni e gli uffici propri di ciascuno. […]
La santità non è però una qualità individuale. Ognuno è chiamato come membro di un corpo. Da qui l'esigenza della dimensione ecclesiale: tutti siamo nella chiesa per aiutarci reciprocamente ad essere santi. […]
Ma come diaconi ci siamo santificati? Non fuggendo di fronte alle difficoltà. Strumenti utili: preghiera profonda, meditazione. Siamo santi quando riusciamo ad amare come Gesù. Lo specifico della santità diaconale? Stabilità dell'impegno ministeriale, serietà, cura verso i poveri. Infine, l'attenzione prioritaria verso la Parola, sia per la maturazione interiore che per quella sociale. Continuità nella vita liturgica e di preghiera. Il diacono non è se stesso se non è servo. Non risponde in pienezza alla sua vocazione di santità se non mette in opera la grazia di servire che ha ricevuto. Il dono diventa impegno, la santità sforzo di santificazione.
Il diacono si santifica servendo «i misteri di Cristo e della Chiesa» (LG 41). […]
[…] La santità specifica del diacono è quella propria della sua vocazione, ma anch'essa, come quella di ogni chiamata, segue la "misura alta" della proposta ordinaria di vita cristiana. […]
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La diaconia martiriale di san Lorenzo (Approfondimento)
di Giovanni Chifari
[…]
La diaconia di san Lorenzo.
Può una figura o un modello illustrare più in profondità il senso teologico del ministero ordinato, in questo caso del diaconato? Proveremo a rispondere presentando la testimonianza del diacono Lorenzo, la cui vita ed opere lasciano trasparire l'azione stessa di Cristo nel suo discepolo e la novità di vita per la quale egli ha offerto la sua esistenza al progetto della divina provvidenza. […]
Quale modello di santità?
[…] Non dobbiamo intendere la diaconia martiriale di Lorenzo come la grande testimonianza di un eroe o l'esito di un attacco motivato dall'odium fidei, ma come il sigillo dell'opera della grazia divina che mediante lo Spirito Santo sanciva adesso una donazione che era iniziata tanto tempo prima, con la conversione, la fede e la sequela di Cristo per amore, forgiando gradualmente una disponibilità che era divenuta assimilazione e conformazione, costantemente alimentata dall'ascolto della Parola, dal servizio eucaristico e dall'attenzione verso i poveri e gli ultimi. […]
[…] Il modello di santità diaconale che emerge dalla testimonianza profetica del martire Lorenzo è allora da rintracciare nell'inevidente quotidianità del suo discepolato, nella costante conversione a Cristo secondo una disponibilità che ha consentito allo Spirito Santo di completare la sua opera, offrendo mediante il proprio umile servo "nuove energie" alla sua Chiesa. […]
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Santità diaconale? (Riflessioni)
di Andrea Spinelli
Il punto di domanda non vi tragga in inganno, poiché non esprime alcun dubbio circa il fatto che anche i diaconi, come tutti i battezzati, devono essere santi. «Siate santi, poiché io sono santo» (Lv 11,44-45): l'invito del Signore è forte e chiara la motivazione. Dunque la santità è una chiamata universale, che oggi, forse più di ieri, abbiamo compreso non avere sorta di eccezioni: è banale, ma lo diciamo, dall' "ultimo" (passi l'attributo) cristiano, sperduto sulla faccia della Terra, sconosciuto ai più, ma ben conosciuto a Dio, il Santo dei santi, al fedele più in vista, al papa se vogliamo, la santità è un imperativo, una realtà costitutiva, conditio sine qua non!
Allora come possiamo ipotizzare una santità particolare? […]
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