Del numero 173 della Rivista Il Diaconato in Italia (Diaconia, evangelizzazione e cultura digitale) ho segnalato l'articolo di Roberto Giannatelli, Evangelizzazione e cultura digitale. [Leggi tutto…].
Voglio qui riportarne due stralci riguardanti i diaconi permanenti ed il loro possibile, entusiasmante, coinvolgimento in questo nuovo ambito dell'evangelizzazione, quello digitale appunto.
«La frontiera della nuova evangelizzazione fa appello ai diaconi permanenti. Essi vivono nel mondo, ascoltano dai laici che incontrano nei luoghi di lavoro, in famiglia, nella politica, nella società... le difficoltà che incontrano per essere credenti oggi, le loro domande di "cercatori di Dio". Saranno i diaconi che vivono nel mondo e immersi nella cultura d'oggi, a "inventare" le parole nuove dell'evangelizzazione e della catechesi. Sovente i Catechismi sono scritti da un clero che vive lontano dalla gente. La Chiesa d'oggi ha bisogno di nuovi mediatori tra la cultura d'oggi e la parola eterna del Vangelo. Ecco un compito entusiasmante per i diaconi del nostro tempo».
«Ai giovani, che spontaneamente si trovano in sintonia con questi nuovi mezzi di comunicazione, il papa affida il compito di portare il vangelo nel "continente digitale". […]
Talent scouting: potrebbe essere una mission per i diaconi permanenti. Chi saranno i nuovi comunicatori del vangelo nell'epoca della rete e della comunicazione globale? Mi sembra stimolante la proposta, che sta circolando nella CEI, di dare consistenza alla nuova figura ecclesiale dell'operatore pastorale per la cultura e la comunicazione (o comunicatore cristiano). In epoche precedenti la Chiesa ha saputo creare ministeri e servizi nuovi per rispondere alle necessità emergenti del popolo cristiano. Pensiamo al ministero dei diaconi, dei lettori, degli ostiari, ministri straordinari dell'Eucaristia, il servizio dei catechisti nell'epoca moderna.
La pastorale si interroga oggi sulla figura del comunicatore, una nuova figura ecclesiale per il ministero della comunicazione: un adulto chiamato dalla comunità, dotato di una competenza specifica, fornito di visibilità e garantito dal mandato ecclesiale. A questa nuova figura ecclesiale si affiderà il servizio nel campo delle comunicazioni sociali: dalla gestione dei mezzi di comunicazione locali (radio, stampa, sito Internet, blog...), al servizio specializzato a sostegno degli operatori della catechesi e liturgia (cura della videoteca, preparazione di sussidi audiovisivi, lezioni specialistiche nei corsi di formazione) fino a un vero e proprio "invio missionario" nel territorio delle professioni connesse con i media: radio, televisioni, cinema, gestione delle reti di internet... Ai diaconi permanenti si apre il campo per nuove mission nella Chiesa e nel mondo».
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