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venerdì 24 marzo 2017

Noi siamo fatti per la luce!


4a domenica di Quaresima (A)
1 Samuele 16,1b.4.6-7.10-13 • Salmo 22 • Efesini 5,8-14 • Giovanni 9,1-41
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita
Il protagonista di oggi è l'ultimo della città, un mendicante cieco, uno che non ha nulla, nulla da dare a nessuno. E Gesù si ferma per lui. Perché il primo sguardo di Gesù sull'uomo si posa sempre sulla sua sofferenza; lui non giudica, si avvicina.

Finché io sono nel mondo sono la luce del mondo…
Una carezza di luce sul cieco. Gesù tocca e illumina gli occhi di un mendicante che ci rappresenta tutti.
Una carezza di luce che diventa carezza di libertà. Chi non vede deve appoggiarsi ad altri, a muri, a un bastone, ai genitori, a farisei. Chi vede cammina sicuro, senza dipendere da altri, libero. Come questo cieco che guarito diventa forte, non ha più paura, tiene testa ai sapienti, bada ai fatti concreti e non alle parole. Si nutre di luce e osa. Libero.
Una carezza di libertà che diventa carezza di gioia. Perché vedere è godere i volti, la bellezza, i colori. La luce è un tocco di allegria che si posa sulle cose. Così la fede, che è visione nuova delle cose, crea uno sguardo lucente che porta luce là dove si posa: «Voi siete luce nel Signore» (Ef 5,8).

I vicini e quelli che lo avevano visto mendicare dicevano…
La gente che pur conosceva il cieco, dopo l'incontro con Gesù non lo riconosce più: "È lui; no, non è lui". Che cosa è cambiato? Non certo la sua fisionomia esterna. Quando incontri Gesù diventi un'altra persona. Cambia quello che desideri, acquisti uno sguardo nuovo sulla vita, sulle persone e sul mondo. Vedi più a fondo, più lontano, si aprono gli occhi del cuore.
Lo condussero allora dai farisei: da miracolato a imputato!

I farisei gli chiesero come aveva acquistato la vista…
I farisei, quelli che sanno tutte le regole, non provano gioia per gli occhi nuovi del cieco perché a loro interessa la Legge e non la felicità dell'uomo: mai miracoli di sabato! Non capiscono che Dio preferisce la felicità dei suoi figli alla fedeltà alla legge, che parla il linguaggio della gioia e per questo seduce ancora.
Funzionari delle regole e analfabeti del cuore.
Mettono Dio contro l'uomo ed è il peggio che possa capitare alla nostra fede. Dicono: "I poveri restino pure poveri, i mendicanti continuino a mendicare, i ciechi si accontentino, purché si osservi il sabato!".
Il fariseo ripete: Gloria di Dio è il precetto osservato! E invece no: Gloria di Dio è un mendicante che si alza, un uomo che torna felice a vedere. E il suo sguardo luminoso che passa splendendo per un istante dà lode a Dio più di tutti i sabati!
Ed è una dura lezione: i farisei mostrano che si può essere credenti senza essere buoni; che si può essere uomini di chiesa e non avere pietà; è possibile "operare" in nome di Dio e andare contro Dio. Amministratori del sacro e analfabeti del cuore.

Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?
Nelle parole dei farisei il termine che ricorre più spesso è "peccato": "Sappiamo che sei peccatore; sei nato tutto nei peccati; se uno è peccatore non può fare queste cose"; anche i discepoli avevano chiesto: "Chi ha peccato? Lui o i suoi genitori?".
Il peccato è innalzato a teoria che spiega il mondo, che interpreta l'uomo e Dio.
Gesù non ci sta: "Né lui ha peccato, né i suoi genitori". Si allontana subito, immediatamente, con la prima parola, da questa visione per dichiarare come essa renda ciechi su Dio e sugli uomini. Parlerà del peccato solo per dire che è perdonato, cancellato.
Il peccato non spiega Dio.
Dio è compassione, futuro, approccio ardente, mano viva che tocca il cuore e lo apre, amore che fa nascere e ripartire la vita, che porta luce.

E il tuo cuore ti dirà che tu sei fatto per la luce!

(spunti da Ermes Ronchi)

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo (Gv 9,5)
(vai al testo…)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
 Io sono la luce del mondo (Gv 9,5) - (30/03/2014)
(vai al testo…)
 Io sono la luce del mondo (Gv 9,5) - (3/04/2011)
(vai al testo…)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  L'incontro che "illumina" l'esistenza (28/03/2014)

Commenti alla Parola:
  di Cettina Militello (VP 2.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 2.2014)
  di Marinella Perroni (VP 3.2011)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione di Stefano Pachì)

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