Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


venerdì 29 agosto 2008

Essere dono

31 agosto 2008 – 22a domenica del Tempo ordinario (A)

Parola da vivere

Il Figlio dell'uomo (…)
renderà a ciascuno secondo le sue azioni
(Mt 16,27)

La professione di fede è la premessa fondamentale per seguire Gesù. Seguirlo, sia personalmente sia comunitariamente, vuol dire abbandonare il modo di ragionare "secondo gli uomini" e orientarsi al modo di ragionare "secondo Dio". La rinuncia ai propri vantaggi e ai relativi compromessi è considerata dal Vangelo come la strada verso l'affermazione più autentica del valore e della dignità di ogni uomo e ogni donna. "Perché il Figlio dell'Uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni".
L'uomo non è padrone della sua vita: se la perde, inseguendo dei vantaggi fasulli, non è in grado di "riscattarla" di riaverla indietro, pagasse pure tutto l'oro del mondo. Perdere la vita per ritrovarla significa entrare nell'ottica del dono. Ogni azione ha valore solo se è vissuta come quelle di Gesù dono del Padre all'intera umanità. Anche noi se diventiamo dono realizziamo la parola del "non chi dice Signore, Signore ma chi fa la Parola costruisce una casa che resiste ad ogni intemperie".
Sii dono e riceverai tutto in dono.

Testimonianza di Parola vissuta

Nel mio lavoro di impiegata, uno dei compiti è depositare ogni settimana il denaro in banca. Prima c'era sempre una signora oltre lo sportello che, vedendo la mia fretta, incassava il denaro, mi lasciava partire e faceva dopo le operazioni di registrazione.
Il nuovo impiegato ora invece registra una alla volta le varie somme che consegno e questo prende molto tempo. Un giorno cominciavo a innervosirmi e mi sono azzardata a dirgli: "Non potrebbe registrare dopo come faceva la sua collega". Seccato mi ha risposto: "Adesso è lei che viene a dettare nuove disposizioni in banca?". Sono uscita a disagio e offesa.
La settimana seguente me lo sono ritrovato di fronte e fra noi è calato un silenzio glaciale; che si è ripetuto per diverse settimane, finché un giorno ho capito che dovevo fare il primo passo e dimostrare rispetto per il suo lavoro. Non so cosa ho detto, ma è bastata una sola frase per rompere il ghiaccio e avviare una breve chiacchierata. Adesso quando vado in banca, tra noi non c'è tensione, ma cordialità.
(K.V.L., Belgio)
(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)



Nessun commento:

Posta un commento