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venerdì 7 agosto 2020

Nel tumulto la sua presenza


19a domenica del Tempo ordinario (A)
1Re 19,9a.11-13a • Salmo 84 • Romani 9,1-5 • Matteo 14,22-33
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

«Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare»: nella solitudine, riempita dalla presenza del Padre e vissuta nel colloquio con Lui, Gesù "ritempra" le forze e rigenera la propria adesione alla sua volontà. E mentre Gesù è solo sul monte, senza i discepoli, i discepoli, senza Gesù, sono sulla barca "agitata dalle onde". Non è difficile riconoscere un'immagine della Chiesa, in rotta di navigazione verso l' "altra sponda" nel mare della storia, segnato da prove, contrarietà, indifferenza: quando nella comunità la missione sembra languire perché si è affievolita la comunione con Gesù e tra i fratelli; quando la Chiesa sembra abbandonata a se stessa, perché il suo Signore si è reso invisibile e pare assente.
La barca richiama anche simbolicamente l'esistenza di una persona, di una famiglia, di una comunità: sotto il peso di sofferenze fisiche o morali, scossi dal dubbio, dalla paura del futuro e anche dalla crisi di fede, stanchi di lottare nelle "tempeste" della vita, abbiamo talvolta l'impressione che la nostra "barca" stia per colare a picco...!

«Verso la fine della notte Egli venne verso di loro»: Gesù non abbandona i suoi, anche se essi lo pensano. "Viene", come la sera di Pasqua, dopo la prova estrema e tremenda, quando incontrerà di nuovo i suoi. Li raggiunge in un modo strano e imprevedibile, "camminando sulle acque". Nella Bibbia l'acqua indica sovente una forza negativa, ostile a Dio e agli uomini, una potenza di morte: soltanto Dio ha il potere di padroneggiarla. Lui, il Creatore, il Signore e il Liberatore del suo popolo, "cammina sul mare".
È quanto riconosceranno i discepoli: «Tu sei veramente il Figlio di Dio», ma per il momento i loro occhi sono impediti dall'incredulità, lo scambiano per un "fantasma" e si mettono a "gridare dalla paura". Ed è Gesù a rinnovare l'appello alla fiducia: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».

«Sono io» richiama la rivelazione di Dio a Mosè: «Io sono colui che sono» (Es 3, 14), Colui che è qui con voi, per voi, presenza indefettibile d'amore. «Non temete»: un imperativo frequentissimo nella Bibbia, abitualmente sulla bocca di Dio quando incontra gli uomini, quando affida loro una missione.
È semplicemente grandiosa e suggestiva la scena di Pietro che va verso Gesù, o meglio di Gesù e di Pietro che si vengono incontro camminando sulla cresta dell'onda tempestosa, dominandola. Finché l'attenzione di Pietro è concentrata interamente su Gesù. Quando comincia a ripiegarsi su se stesso e perde di vista il Signore, allora comincia ad affondare. Ma in questo frangente drammatico, apparentemente irreparabile, la fede di Pietro ha come un soprassalto: «Signore, salvami!».
Il termine "Signore", messo sulla bocca di Pietro, indica che la sua fede non è svanita, è "piccola": «Uomo di poca (piccola) fede, perché hai dubitato?». Per questo Gesù può intervenire: «Subito Gesù stese la mano, lo afferrò». E allora la fede può esprimersi in una confessione unanime e corale: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».

Non meravigliamoci della nostra "piccola" fede, ma non lasciamola cadere: ogni volta che ci troviamo nei momenti di dubbio, di solitudine, di fatica nel credere e testimoniare, riascoltiamo Gesù: «Coraggio, sono io, non avere paura».
Vivo e risorto, Lui "c'è": unire ciò che proviamo a quanto Lui ha provato può diventare la strada per sperimentare una "vita nuova", preludio di risurrezione.
Vita nuova che si esprime nell'uscire da noi stessi e farci carico di chi sta... affogando, permettendo a Gesù di dire anche a lui: «Coraggio, io ci sono!».

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Coraggio, sono io, non abbiate paura! (Mt 14,27)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Coraggio, sono io, non abbiate paura! (Mt 14,27) - (13/08/2017)
(vai al testo)
 Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (Mt 14,31) - (10/08/2014)
(vai al testo)
 Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (Mt 14,31) - (07/08/2011)
(vai al testo)

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Verso il Signore sulla bellezza di una fede nuda, camminando sulla strada polverosa del buon samaritano (11/08/2017)
  Nella "tempesta" la presenza rassicurante di Gesù (08/08/2014)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2020)
  di Cettina Militello (VP 6.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Marinella Perroni (VP 6.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

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