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venerdì 5 ottobre 2018

Guardare il matrimonio con gli occhi e il cuore di Dio


27a domenica del Tempo Ordinario (B)
Genesi 2,18-24 • Salmo 127 • Ebrei 2,9-11 • Marco 10,2-16
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

L'uomo non divida ciò che Dio ha congiunto
Anche oggi la società, la legge dello Stato, i casi dolorosi domandano a Gesù: è lecito che l'uomo abbandoni la propria sposa, che la donna si separi dal proprio sposo?
Gesù risale al "disegno" di Dio, a come il Padre vede l'amore tra un uomo e una donna.
«Dio condusse la donna all'uomo»: il Signore fa della donna un "dono" per l'uomo e viceversa. Lo sposo e la sposa possono pensare l'uno dell'altro: «Sono un dono di Dio per lui/lei, desidero amarlo/la col cuore di Dio».
La formula del rito del Matrimonio dice: «Io accolgo te (= ti ricevo) come mio sposo, come mia sposa». Vivere il matrimonio secondo il progetto di Dio è continuare a ripetersi: «Io sono tutto e solo per te (che esprime la fedeltà); per sempre io sono per te (che esprime l'indissolubilità)».
Amare non è solo provare piacere o sentimento, ma "volersi bene", cioè volere il bene dell'altro, poter dire «puoi contare sempre su di me», mettersi in gioco senza pretendere il contraccambio. L'amore è un' "arte" da approfondire e cesellare sempre!

Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino non entrerà in esso
Il bambino non sa mantenersi, ma sa di essere amato e protetto.
La fedeltà nell'amare, il "per sempre" portano a scoprire che questo amore si è rivelato e ci è donato in Gesù: è Lui lo "sposo", colui che ama "fino alla fine" e ci dona di amarci nella stessa misura.
Il "bene" più vero, su cui è possibile giocare l'esistenza, è scoprirsi amati dal Padre, in Gesù, senza condizioni. Allora, anche nei casi meno facili, dove non si sperimenta il contraccambio, l'amore fedele ha senso.
Partecipiamo all'amore fedele, "sacrificato", cioè reso sacro, di Gesù. Quando si "soffre" per amore, non è finito l'amore, ma si scopre quell'amore che non si basa sul "sentimento", ma sul "come" di Gesù. Gesù non porta una legge più esigente, ma toglie la "durezza di cuore", dona lo Spirito dell'amore che è l'anima della sua stessa vita: possiamo amarci perché Lui ci ama!

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto (Mc 10,9)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto (Mc 10,9) - (04/10/2015)
(vai al testo…)
 L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto (Mc 10,9) - (07/10/2012)
(vai al testo…)
 Lascerà suo padre e sua madre, e i due diventeranno una carne sola (Mc 10,7) - (02/10/2009)
(vai al post "Una comunione d'amore, una sola esistenza")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Non tradire il sogno di Dio (03/10/2015)
  Immagine della fedeltà di Dio (28/09/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 9.2018)
  di Luigi Vari (VP 8.2015)
  di Marinella Perroni (VP 8.2012)
  di Claudio Arletti (VP 8.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

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