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mercoledì 31 ottobre 2018

Felicità, meta irraggiungibile?


Solennità di Tutti Santi
Apocalisse 7,2-4.9-14 • Salmo 23 • 1 Giovanni 3,1-3 • Matteo 5,1-12
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Chissà se non ci abbiamo mai fatto caso: Gesù non comincia la sua predicazione con un comando o un'istruzione, ma con l'annuncio di una felicità: «Beati!».
Risuona nove volte come un ritornello quasi inarrestabile.
La felicità è possibile ed offerta a tutti, nessuno escluso.
Ma chi è felice? C'è una via che porta alla felicità?
La risposta di Gesù spiazza e manda in tilt mentalità corrente e attese comuni. A partire da chi è l'autore della felicità, forse proprio Colui dal quale meno ce l'aspettiamo: Dio.
È Lui, un Dio-Padre, che «consolerà, sazierà, userà misericordia…»: la sua gioia più grande è quella di far felici.
Prima ancora di dirci ciò che dobbiamo fare, le Beatitudini ci parlano di Dio. Solo perché Dio è quello che è e agisce per la nostra salvezza, Gesù può proclamare "beati" in senso pieno.
Dio ha voluto legarsi agli uomini con un rapporto di alleanza, che la Bibbia paragona al patto nuziale. Per questo, la sua opera, che vuole condurre alla felicità, suppone la risposta libera del partner umano. La felicità si trova in questo rapporto col Padre: ma il rapporto pieno col Padre è quello di Gesù, che è povero, mite, puro di cuore, misericordioso...
Donandoci le Beatitudini, Gesù ci delinea il proprio ritratto e su tale base ci fa scoprire la nostra fisionomia.

"Poveri in spirito": non è la mancanza di beni terreni che li caratterizza, ma l'abbandono fiducioso a Dio. Riconoscono di dipendere da Dio, senza Dio non c'è per loro vita e felicità. Hanno bisogno di Dio, perché l'hanno scoperto come l'Unico Necessario. Sono dei "mendicanti", che aspettano la salvezza abbandonandosi a Lui come bambini. Come Gesù, "umile di cuore". Nel chiamare alla fede, Dio non segue i criteri della sapienza e della logica umana. È escluso ogni vanto e ogni forma di autosufficienza. Abbiamo da gloriarci solo per quello che siamo gratuitamente agli occhi di Dio, per l'unione con Gesù: «Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! (1Gv 3,1).
Le altre beatitudini non fanno che esplicitare in diverse direzioni la realtà dei "poveri in spirito", come pure le promesse contenute esplicitano la promessa essenziale della prima, quella del Regno.
I "miti": i non violenti, che rispettano pienamente le persone, che controllano ogni impulso di contraccambiare il male ricevuto. Miti come Gesù (cf. Mt 11,29).
"Quelli che sono nel pianto": quelli che sfogano la loro angoscia davanti a Dio, trasformando ogni dolore in un rapporto con Lui.
Gli "affamati di giustizia": coloro che hanno un desiderio ardente di vivere nella fedeltà alla volontà del Padre, che si trova espressa nel Vangelo.
I "misericordiosi": coloro che compiono gesti concreti di generoso perdono, credendo alla potenzialità di bene racchiusa nel cuore di ciascuno.
I "puri di cuore": coloro che vogliono piacere a Dio e perciò il loro cuore ama col "cuore" di Dio.
Gli "operatori di pace": quelli che "fanno" la pace, costruendola con tenace ostinazione a tutti i livelli.
I "perseguitati": coloro che, seguendo lo stile di vita sopra descritto, pagano un alto prezzo e, nonostante questo, rimangono fedeli.
Sono atteggiamenti e comportamenti che si riassumono nel «Beati quelli che credono! Beati quelli che amano!». Se credi e se ami, tu possiedi il segreto della felicità.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
 Beati i poveri in spirito (Mt 5,3)
(vai al testo)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoghe Parola-sintesi a suo tempo pubblicate:
 Gesù si mise a parlare e insegnava loro (Mt 5,2) (1° novembre 2017) (vai al testo)
 Beati i misericordiosi (Mt 5,7) (1° novembre 2016) (vai al testo)
 Beati i poveri in spirito ( Mt 5,3) (1° novembre 2015) (vai al testo…)
 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia ( Mt 5,7) (1° novembre 2014) (vai al testo…)
 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio ( Mt 5,8) (1° novembre 2013) (vai al testo…)
 Rallegratevi ed esultate, grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,12) - (31/10/2008)
(vai al post "La promessa della gioia piena")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Le Beatitudini, il cuore del Vangelo: il desiderio prepotente di un mondo totalmente diverso (31/10/2017)
  Come farsi santi? (31/10/2016)
  Nelle Beatitudini la regola della santità (30/10/2015)
  La santità è innamorata dell'oggi (30/10/2014)
  Ciò che sta più a cuore a Dio: la nostra felicità! (31/10/2013)
  La gioia del Cielo (31/10/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
  di Cettina Militello (VP 10.2017)
  di Cettina Militello (VP 9.2016)
  di Luigi Vari (VP 9.2015)
  di Marinella Perroni (VP 9.2013)
  di Marinella Perroni (VP 9.2012)
  di Marinella Perroni (VP 9.2011)
  di Giovanni Cavagnoli (VP 9.2014)
  di Claudio Arletti (VP 9.2010)
  di Claudio Arletti (VP 9.2009)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno A)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno B)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno C)

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COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
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  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
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(Illustrazione di Bernardette Lopez)

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