Ricordando oggi l'anniversario della mia ordinazione diaconale, sono rimasto colpito dal salmo 83, recitato alle Lodi mattutine:
Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L'anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova la casa
e la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa:
sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza
E decide nel suo cuore il santo viaggio.
[…]
Per me un giorno nei tuoi atri
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei empi.
[…]
Sì, abitare nella Tua casa è aver trovato la pace e la gioia; è aver sperimentato la forza che viene dal Tuo Spirito; è percorrere con cuore pieno di riconoscenza il «santo viaggio».
E la Tua casa è il cuore dei fratelli, con i quali condivido gioie e dolori, fallimenti e speranze… che ritrovo ogni giorno nella Tua Eucaristia.
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