Sono momenti di attesa… Dopo aver, in un certo senso "fantasticato", da solo o con amici, sul nuovo Papa, ora sento impellente di dover far tacere ogni pensiero, di fare un "vuoto interiore" che sia esclusivamente espressione dell'intimo abbandono nel Cuore del Padre… "Non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu…" (Mc 14,36).
Mi risuonano forti le ultime parole di Benedetto XVI all'Udienza del 27 febbraio scorso:
«In questo momento, c'è in me una grande fiducia, perché so, sappiamo tutti noi, che la Parola di verità del Vangelo è la forza della Chiesa, è la sua vita… Questa è la mia fiducia, questa è la mia gioia». Anche quando «il Signore sembrava dormire…, ho sempre saputo che in quella barca c'è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto».
«Si può toccare cosa sia la Chiesa: non un'organizzazione, un'associazione per fini religiosi o umanitari, ma un corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo, che ci unisce tutti. …La Chiesa è viva oggi!».
«Vorrei invitare tutti a rinnovare la ferma fiducia nel Signore, ad affidarci come bambini, nelle braccia di Dio, certi che quelle braccia ci sostengono sempre e sono ciò che ci permette di camminare ogni giorno, anche nella fatica».
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