13 giugno, Sant'Antonio di Padova
Solitamente siamo portati a guardare a questo santo attraverso la pietà popolare. Mi ha colpito, in questo periodo in cui l'attenzione è focalizzata sulla Parola e sul servizio da rendere alla Parola, quanto ho letto di lui riguardo alla coerenza nei confronti della Parola. Riporto un breve pensiero tratto dai suoi "Discorsi".
«Chi è pieno di Spirito Santo parla in diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze su Cristo: così parliamo agli altri di umiltà, di povertà, di pazienza e obbedienza, quando le mostriamo presenti in noi stessi. La predica è efficace, ha una sua eloquenza, quando parlano le opere. Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie. "Una legge, dice Gregorio, si imponga al predicatore: metta in atto ciò che predica". Inutilmente vanta la conoscenza della legge colui che con le opere distrugge la sua dottrina».
Dal rito di ordinazione dei presbiteri: "predica ciò che vivi, vivi ciò che predichi" (cito a memoria).
RispondiEliminaParole sante
Pace e benedizione
Julo d.