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venerdì 13 giugno 2008

Testimoni dell'amore di Dio

15 giugno 2008 – 11a domenica del Tempo ordinario (A)

Parola da vivere

Strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino
(Mt 10,7)


Gesù ha davanti le folle stanche e prostrate, le vede come un immenso gregge, senza pastore. Contempla anche la messe che biondeggia, come un mare che ondeggia di speranze: lì c'è il pane che può sfamare tutti, mancano però gli operai che trasformino le infinite spighe in cibo per tutti.
Noi, oggi, moltiplichiamo i convegni per dire che il pane c'è, ma non è distribuito con giustizia, perché tutti possano saziarsi. Diamo colpa ai governi, alle disuguaglianze tra mondi, tra nord e sud, denunciamo l'economia selvaggia... e restiamo fermi, a discutere, a fare calcoli.
Gesù invece ci chiama, insieme ai dodici apostoli: tra loro ci sono pescatori, un ex-pubblicano, un partigiano, un futuro traditore e altri uomini comuni di cui non si sa nulla: quindi ci stiamo anche noi. Importante è alzarsi e andare per le strade della vita a spargere la speranza in un mondo nuovo e possibile, perché Dio ci ama e ci vuole felici tutti, senza distinzioni. Testimoni dell'amore di Dio per chi si sente solo, abbandonato, distrutto dal destino, dai suoi peccati, dal mistero del dolore, dal fallimento. Non importa se siamo fragili, poveri tra i poveri, basta che i nostri fratelli trovino in noi le sembianze dell'Uomo, del "buon pastore" che ci raccoglie e ci conduce tutti insieme con tenerezza e amore.

Testimonianza di Parola vissuta


Dopo l'incontro con i miei amici prendo il tremo delle 22,33 per tornare a casa. I vagoni sono semideserti, il viaggio va avanti tranquillo, finché il torpore generale viene scosso da un passeggero arrivato a destinazione che tenta energicamente di aprire le porte automatiche. Sforzo inutile; il viaggio riprende e il signore è costretto a scendere alla fermata successiva. Che è anche la mia.
Ho una stanchezza mortale addosso, è mezzanotte, voglio il letto. "Forse c'è un treno che lo riporterà indietro" penso, cercando cosÌ di mettere a tacere la voce dentro di me che vorrebbe coinvolgermi nell'accaduto. "A quest'ora?!?", incalza quella. Ok, rientro in stazione per controllare l'orario: niente, nothing, nada! Ormai il mio "uomo vecchio" ha perso la partita; torno ai binari e mi offro di portare il signore a casa con la mia auto. Mi guarda incredulo: "Dice davvero?!? Sarebbe un miracolo!". Così conosco Antonio, carpentiere, padre di 5 figli, amante della montagna, che per un crac economico ha dovuto lasciare la sua città d'origine e cercare lavoro a Roma. Ci scambiamo i numeri di telefono, una domenica andrò a pranzo da lui.
Tornando a casa penso agli angeli custodi... Forse Antonio avrà pensato che gli ero stato mandato da Dio. lo, sono certo che era stato Dio a mandarlo da me.

(Ruggero M.C., Roma)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola)

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