Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


venerdì 3 luglio 2020

Un giogo che è luce


14a domenica del Tempo ordinario (A)
Zaccaria 9,9-10 • Salmo 144 • Romani 8,9.11-13 • Matteo 11,25-30
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Ti rendo lode, Padre…
"Padre": era inaudito per un ebreo rivolgersi a Dio con tale appellativo.
Gesù è felice di suo Padre, di come si comporta, di quel che opera. È stupito, incantato per quello che il Padre fa, del suo modo di agire che non rispetta le regole e la logica in vigore presso gli uomini: «Ti rendo lode, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli».
Dio rivela le sue "cose", il suo Regno, la sua vicinanza in Gesù, non a chi è "sapiente e dotto" - gli scribi, i farisei e quanti, compiaciuti del proprio potere culturale, economico, politico o sociale, prendono le distanze dagli altri -, ma a chi sa farsi "piccolo": i poveri, donne, bambini, pubblicani e peccatori, che socialmente e religiosamente non contano, ma aderiscono a Gesù. I "piccoli" letteralmente sono gli "infanti", i bambini che non sanno ancora parlare, ma una parola la sanno dire, perché l'hanno imparata da Gesù: "Abbà". In definitiva, sono i discepoli, come Maria; sono quelli che si riconoscono "bambini" davanti a Dio; sono i "poveri in spirito".

Tutto è stato dato a me dal Padre mio…
Questa Rivelazione ci arriva in Gesù, perché Lui è in rapporto particolare col Padre: «Tutto mi è stato dato dal Padre mio: nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio». Tra Gesù e Dio c'è una "conoscenza", che è comunione di vita, reciproca ed insostituibile, un rapporto unico di Figlio-Padre. Soltanto Dio, in quanto Padre, sa chi è Gesù e allo stesso modo solo Gesù conosce Dio in quanto Padre, che, attraverso Lui, ama tutti gli esseri di cui è Creatore e Signore.
Anche altri, però, possono essere introdotti in tale rapporto: «e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Sono i "piccoli", ai quali Dio si rivela attraverso Gesù. L'uomo è accolto nella comunione d'amore col Padre, nella misura in cui entra in comunione con Gesù. Ogni volta che, nel rapporto con la parola di Gesù, noi facciamo un passo avanti nella scoperta del Padre e nella relazione filiale con Lui, Gesù è felice:«Ti rendo lode, o Padre…».

Venite a me, voi tutti…
È per questo che ci rivolge un invito pressante ad accogliere il suo annuncio, ad accettare Lui come il nostro Maestro: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi... Imparate da me, che sono mite e umile di cuore». Mettersi alla scuola di Gesù, perché egli non è un Maestro come gli altri: il suo rapporto di abbandono fiducioso e obbediente al Padre (umiltà) genera la sua relazione di attenzione misericordiosa agli altri (mitezza): «Imparate da me che sono mite ed umile di cuore».

E ciò che egli chiede ai discepoli («Prendete il mio giogo sopra di voi») è Lui a portarlo con noi, perché è "suo". Il "giogo" è simbolo della Legge mosaica o della Sapienza: qui indica l'insegnamento di Gesù, il suo Vangelo.
«Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero»: anche se le sue esigenze sono molto più radicali di quelle contenute nella Legge di Mosè, Gesù ha semplificato e concentrato la "legge" nel comandamento dell'amore. Uniti a Lui, ci viene comunicato il suo Spirito, che ci trasmette la sua stessa capacità di amare.

Il segreto: prendere il "giogo" di Gesù, mettere in pratica le sue parole. Ogni parola del Vangelo non è una "legge", ma una "luce", che ci fa riscoprire ogni volta il rapporto di Gesù col Padre, nel quale è innestato il nostro rapporto.

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Io sono mite e umile di cuore (Mt 11,29)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Io sono mite e umile di cuore (Mt 11,29) - (09/07/2017)
(vai al testo)
 Sono mite e umile di cuore (Mt 11,29) - (06/07/2014)
(vai al testo)
 Io sono mite e umile di cuore (Mt 11,29) - (03/07/2011)
(vai al testo)

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Amare il Padre e il prossimo col cuore di Gesù (07/07/2017)
  I "piccoli" la predilezione del Padre (04/07/2014)

Vedi anche il post: Mite e umile di cuore (03/07/2011)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 7.2020)
  di Cettina Militello (VP 5.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 5.2014)
  di Marinella Perroni (VP 5.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

Nessun commento:

Posta un commento