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martedì 21 maggio 2019

La carità grande criterio di discernimento


Soltanto la carità fa distinguere i figli di Dio dai figli del diavolo

(Dal Commento alla prima lettera di San Giovanni: 5,7; di Sant'Agostino)

«[…] Chiunque è nato da Dio, non pecca, perché in lui rimane il seme di Dio. Il seme di Dio è la parola di Dio, per cui l'Apostolo può dire: Io vi ho generato per mezzo del Vangelo (1Cor 4,15). Quest'uomo non può peccare, perché nato da Dio. Ma ci dica l'Apostolo in che senso non può peccare. A questo segno sono riconoscibili i figli di Dio ed i figli del diavolo. Chi non è giusto, non viene da Dio ed altrettanto chi non ama il proprio fratello (1Gv 3,10). È ormai certo chiaro perché dice: Chi non ama il proprio fratello. Solo l'amore dunque distingue i figli di Dio dai figli del diavolo. Se tutti si segnassero con la croce, se rispondessero amen e cantassero tutti l'Alleluja; se tutti ricevessero il battesimo ed entrassero nelle chiese, se facessero costruire i muri delle basiliche, resta il fatto che soltanto la carità fa distinguere i figli di Dio dai figli del diavolo. Quelli che hanno la carità sono nati da Dio, quelli che non l'hanno non sono nati da Dio. È questo il grande criterio di discernimento. Se tu avessi tutto, ma ti mancasse quest'unica cosa, a nulla ti gioverebbe ciò che hai; se non hai le altre cose, ma possiedi questa, tu hai adempiuto la legge. Chi infatti ama il prossimo - dice l'Apostolo -, ha adempiuto la Legge; e il compimento della Legge è la carità (Rm 13,8.10). La carità è, a mio parere, la pietra preziosa, scoperta e comperata da quel mercante del Vangelo, il quale per far questo, vendette tutto ciò che aveva (cf. Mt 13,46). La carità è quella pietra preziosa, non avendo la quale nessun giovamento verrà da qualunque cosa tu possegga; se invece possiedi soltanto la carità, ti basterebbe essa sola. Adesso vedi nella fede ma un giorno vedrai direttamente. Se noi amiamo fin da adesso il Signore che non vediamo, come l'ameremo quando lo vedremo direttamente? Ma in quale campo dobbiamo esercitare questo amore? In quello della carità fraterna. Potresti dirmi che non hai mai visto Dio; non potrai mai dirmi che non hai visto gli uomini. Ama dunque il tuo fratello. Se amerai il fratello che tu vedi, potrai contemporaneamente vedere Dio, poiché vedrai la carità stessa, e Dio abita nella carità. […]».

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