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sabato 20 aprile 2019

La memoria delle Scritture


Pasqua di Risurrezione
Atti 10,34a.37-43 • Sal 117 • Colossesi 3,1-4 [1Corinzi 5,6-8] • Giovanni 20,1-9
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Appunti per l'omelia

Maria di Magdala si recò al sepolcro… Anche il discepolo amato corse al sepolcro, vide e credette…
Il sepolcro non è il luogo dell'incontro con il Risorto. Esso è il fragile tentativo di creare un ricordo. Esiste un altro luogo infallibile e carico di senso dove gli angeli dirigono l'attenzione: la memoria delle Scritture.
Questa memoria è lo spazio vitale dove ogni credente, d'ora in poi, sarà invitato a sperimentare il proprio incontro col Cristo Risorto. Solo la memoria della Scrittura illumina l'intelligenza perché capisca fino in fondo ciò che vede.
Anche ai discepoli di Emmaus lo sconosciuto pellegrino apre la mente a comprendere le Scritture.
La memoria è vera risurrezione. Ogni qualvolta noi ricordiamo qualcuno che non c'è più attraverso immagini, parole, egli ritorna a viere in noi. Il nostro cuore è come un sepolcro, dove ciò che è seppellito può essere risvegliato se decidiamo di dare vita al ricordo che giace dentro di noi. Il peccato, al contrario, è dimenticanza ed oblio. Esso è frattura delle relazioni, perdita dell'altro, anche quando è ben presente e vicino.
Spesso la colpa è il fattore che squilibra tutta la nostra memoria. Per questo i racconti evangelici presentano la tomba vuota e il Cristo mostrerà le mani e il costato ai discepoli. Il corpo trafitto di Gesù è memoria del nostro peccato. Le sue ferite sono il prezzo della nostra guarigione. Come avrebbero potuto gli Undici fissare le mani e i piedi di Gesù se egli li avesse mostrati come rimprovero per l'abbandono patito nel Getzemani? Invece la tomba è vuota. Non c'è prova del nostro misfatto. La tomba vuota non rappresenta più la prova che ci inchioda nella nostra colpevolezza.
Quando il Risorto mostrerà mani e piedi sarà per essere riconosciuto nella sua volontà di stare con i propri discepoli e di dare compimento alla loro gioia.
L'eucaristia, Pasqua perenne della Chiesa, è precisamente anamnesi: non dimenticanza della passione e morte e risurrezione del nostro Signore, ma memoriale. Ad ogni celebrazione noi ricordiamo un crimine immane. Eppure il ricordo del crimine evolve sino a riportarci all'amore salvifico del Padre, che nel Figlio ci ha redenti.
L'annuncio pasquale è inscindibile dall'invito a ricordare e a farlo in maniera nuova. Siamo chiamati a ricordare la Parola che si compie. Essa non guarda solo al passato, ma protesa verso il futuro ci sospinge fino all'eternità. Ogni parola di Gesù si è compiuta. Ricordando la Parola che si compie e guida la storia, noi usciamo dalla gretta piccolezza dei nostri progetti per entrare in piena sintonia con la salvezza operata da Dio.
Ricordare le Scritture è partecipare alla lenta ma inesorabile crescita del Regno che matura fino alla sua pienezza.

(spunti da Claudio Arletti, «Ricordatevi come vi parlò»)

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Non è qui, è risorto (Lc 24,6)
(vai al testo…)

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Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
Egli doveva risorgere dai morti (Gv 20,9) - (01/04/2018)
(vai al testo)
Entrò nel sepolcro... e vide e credette (Gv 20,8) - (16/04/2017)
(vai al testo)
Non è qui, è risorto (Lc 24,6) - (27/03/2016)
(vai al testo)
E vide e credette (Gv 20,8) - (05/04/2015)
(vai al testo)
Andate a dire: È risorto dai morti (Mt 28,7) - (20/04/2014)
(vai al testo)
Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù (Col 3,1) - (31/03/2013)
(vai al testo)
È risorto! (Mc 16,6) - (08/04/2012)
(vai al testo)
Andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti" (Mt 28,7) - (24/04/2011)
(vai al testo)
Cristo, mia speranza, è risorto, alleluia(Sequenza) - (03/04/2010)
(vai al post "La nostra speranza")
Noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute(At 10,39) - (11/04/2009)
(vai al post "Noi siamo testimoni")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Dalla risurrezione di Gesù è possible un nuovo inizio per ciascuno (30/03/2018)
  L'ultima parola della vita umana è soltanto e sempre l'amore (15/04/2017)
  L'amore che non può essere annullato dalla morte (26/03/2016)
  "Doveva" risolrgere (04/04/2015)
  La gioia piena che il Risorto ci dona (19/04/2014)
  È vivo, Lui la nostra speranza! (30/03/2013)
  È risorto! (07/04/2012)

Commenti alla Parola:
Anno C:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2019)
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  di Letture Patristiche della Domenica

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Anno B:
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  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica


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