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sabato 2 febbraio 2019

Una "salvezza" per tutti


4a domenica del Tempo ordinario (C)
Geremia 1,4-5.17-19 • Salmo 70 • 1 Corinzi 12,31-13,13 • Luca 4,21-30
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il brano evangelico odierno (cf Lc 4,21-30) pone alcuni interrogativi: Perché vogliono linciare Gesù? Perché Gesù cita i due proverbi? Come è riuscito a sfuggire a tanta gente inferocita?
Il brano è riportato da tutti gli Evangelisti, con una differenza: Luca lo pone all'inizio del suo vangelo. Perché? Ciò che è accaduto a Nazareth è anticipazione di ciò che accadrà a Gesù lungo la vita pubblica: all'inizio accoglienza favorevole; poi, incomprensione, rifiuto e condanna a morte. Il tentativo di linciaggio a Nazareth ha il suo parallelo nella scena della passione: il "Medico, cura te stesso" richiama "Ha salvato gli altri, salvi se stesso" (Lc 23,35).

Nessun profeta è bene accetto nella sua patria
Gesù, nella citazione di Isaia, ha tralasciato la finale: "… e a predicare un giorno di vendetta per il nostro Dio". Era questa la frase che gli ascoltatori volevano sentire, aspettandosi l'intervento punitivo di Dio contro i pagani. Al posto di "vendetta" Gesù annuncia "un anno di grazia", la benevolenza di Dio verso tutti. È un messaggio inaccettabile, inaudito: Chi crede di essere? Non è lui il figlio di Giuseppe?
Hanno sentito parlare dei prodigi compiuti a Cafarnao e si sono illusi di poter assistere a quei miracoli che segnerebbero l'inizio dell'era messianica: i due proverbi sono una smentita delle loro attese, una presa di distanza dalle loro convinzioni, una condanna delle loro illusioni.
Gesù si comporta come Elia ed Eliseo che intervengono a favore di stranieri invece di aiutare la gente bisognosa del loro popolo. Gli abitanti di Nazareth non capiscono che Israele non è l'unico destinatario delle promesse fatte ad Abramo e alla sua discendenza, non si rendono conto che il gesto di Gesù non è isolato, ma è il segno della salvezza di Dio estesa a tutti i popoli.
Chi è il profeta?. È colui che vede il mondo con gli occhi di Dio. È dotato di una sensibilità spirituale che lo porta a rendersi conto della distanza che separa il progetto di Dio dalle opere dell'uomo. Prova una profonda amarezza quando il popolo sceglie cammini di morte, quando nella società si istituzionalizzano rapporti ingiusti, quando coloro che dovrebbero proteggere i deboli si schierano dalla parte dei potenti. Una forza divina dentro di lui lo spinge ad alzare la voce per denunciare il peccato, le oppressioni, i soprusi, le violenze.

Passando in mezzo a loro, si mise in cammino
È il messaggio di consolazione e di speranza che Luca vuole dare ai cristiani della sua comunità, i quali si trovano ad affrontare opposizioni, incomprensioni, dissidi, ostilità. Guardando a Gesù, potranno passare anch'essi in mezzo alle persecuzioni e continuare con fiducia il cammino.
La via da percorrere, a volte con fatica, è la carità (cf seconda lettura, 1Cor 12,31-13,13), una via superiore alla profezia, alla fede, all'assistenza caritativa, alla immolazione stessa del proprio corpo.
L'amore non può essere confuso con la passione egoistica, che cerca unicamente il proprio interesse o il proprio piacere. La carità "crea", l'egoismo "distrugge". Si possono avere tante belle qualità, portare avanti splendide iniziative ma, se non si è mossi dall'amore gratuito e disinteressato, se si coltivano la vanità e il desiderio di affermare se stessi, non si possiede la carità. La carità è paziente, domina il risentimento, è amabile, è disposta a fare del bene a tutti, non è invidiosa, non è orgogliosa, non manca di rispetto, è disinteressata, si preoccupa dei problemi degli altri, non cede alla provocazione, per questo… trionfa sempre sul male.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Tutti gli davano testimonianza (Lc 4,22)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Oggi si è compiuta questa Scrittura (Lc 4,21) - (31/01/2016)
(vai al testo…)
 Tutti gli davano testimonianza (Lc 4,22) - (03/02/2013)
( vai al testo…)
 La carità è benevola (1Cor 13,4) - (29/01/2010)
(vai al post "Ciò che resta")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Non si può uccidere la profezia (29/01/2016)
  Essere profeti, oggi (02/02/2013)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 1.2016)
  di Marinella Perroni (VP 1.2013)
  di Claudio Arletti (VP 1.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione di Stefano Pachì)

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