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sabato 2 giugno 2018

La "cena" di Gesù


SS. Corpo e Sangue di Cristo (B)
Esodo 24,3-8 • Salmo 115 • Ebrei 9,11-15 • Marco 14,12-16.22-26
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

«Gesù prese il pane…»
L'iniziativa di celebrare la Pasqua parte dai discepoli («Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?»). Sono loro che vogliono fare memoria della liberazione dall'Egitto. Non immaginano che cosa accadrà quella sera.
La seconda parte del brano evangelico, infatti, è il testo liturgico della primitiva comunità cristiana. Non ci sono allusioni alla cena pasquale ebraica. È la cena di Gesù.
Inconsueto è l'invito rivolto ai discepoli: «Prendete e mangiate: questo è il mio corpo» … «Prendete e bevete: questo è il mio sangue». Corpo e sangue nel senso semitico: questo sono io.
Il Maestro ha fatto di tutta la sua vita un dono. Ora coinvolge i discepoli nel condividere la sua scelta, divenendo una "persona sola" con lui.
Accostarsi all'Eucaristia non è un incontro devozionale con Gesù, ma nasce dalla scelta di essere corpo dato e sangue versato a servizio dei fratelli.

«Questo è il mio sangue dell'alleanza»
In ogni Eucaristia si rinnova e si realizza l'alleanza, il patto, l'impegno reciproco tra Gesù e noi.
Gli innamorati sentono il bisogno di dire "Ti amo", ma anche di sentirsi dire "Anch'io ti amo".
Nell'Eucaristia Gesù rinnova il suo "patto": "Sono pronto a donarvi la mia vita, vi voglio felici, vi comunico il mio modo di vivere". Da parte nostra possiamo dirgli: "Anche noi rinnoviamo il nostro dono, siamo pronti a fare ciò che a Te piace, vogliamo vivere e donarci come fai Tu".
Il minimo che possiamo fare è rinnovare questo patto nel "suo" giorno, la domenica, che significa "festa del Signore risorto".

«Dove vuoi che andiamo a preparare…?»
Gesù ha preparato con cura la Pasqua, mediante tutta la sua vita.
Non possiamo improvvisare il dono della vita. Desiderare di essere come Gesù, conoscere sempre di più la sua Parola (il Pane della Parola che in ogni celebrazione ci viene "spezzato"), cercare il bene degli altri con un cuore aperto a tutta l'umanità (il sangue versato per molti, per l'umanità): sono le strade per fare della vita intera un "servizio sacerdotale".

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Prendete, questo è il mio corpo (Mc 14,22)
(vai al testo…)

Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Prendete: questo è il mio corpo (Mc 14,202) - (7/06/2015)
(vai al testo…)
 Prese il pane, lo spezzò e lo diede loro (Mc 14,22) - (10/06/2012)
(vai al testo…)
 Prendete, questo è il mio corpo (Mc 14,22) - (12/06/2009)
(vai al post "Trasformarci in Gesù")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  È tutta l'umanità la «carne» di Dio (05/06/2015)
  Il dono più grande (08/06/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 6.2018)
  di Luigi Vari (VP 5.2015)
  di Marinella Perroni (VP 5.2012)
  di Claudio Arletti (VP 5.2009)
  di Enzo Bianchi

(Immagine: "Pane nelle mani" di Safet Zec, 2015)

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