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venerdì 5 giugno 2015

È tutta l'umanità la «carne» di Dio


SS. Corpo e Sangue di Cristo (B)
Esodo 24,3-8 • Sal 115 • Ebrei 9,11-15 • Marco 14,12-16.22-26
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Prendete, questo è il mio corpo
Una parola precisa e nitida come un ordine: prendete. Incalzante come una dichiarazione: nelle mani, nella bocca, nell'intimo tuo voglio stare, come pane.
Prendete. Gesù non chiede ai discepoli di adorare, contemplare, pregare quel Pane, ma chiede come prima cosa di tendere le mani, di prendere, stringere, fare proprio il suo corpo che, come il pane che mangio, si fa cellula del mio corpo, respiro, gesto, pensiero. Si trasforma in me e mi trasforma a sua somiglianza. Come dice san Leone Magno: la nostra partecipazione al corpo e al sangue di Cristo non tende ad altro che a trasformarci in quello che riceviamo.

Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
Dio non è venuto nel mondo con il solo obiettivo di togliere i nostri peccati, visione riduttiva, sia di Dio che dell'uomo. Il suo progetto è molto più grande, più alto, più potente: portare il cielo nella terra, Dio nell'uomo, la vita immensa in questa piccola vita. Molto più del perdono dei peccati è venuto a dare: è venuto a dare se stesso. Come uno sposo che si dà alla sposa.

Vero pane… nutrici e difendici, portaci ai beni eterni, nella terra dei viventi
Siamo abituati a pensare Dio come Padre, portatore di quell'amore che ci è necessario per nascere; ma Dio è anche madre, che nutre di sé, del suo corpo i suoi figli. Ed è anche sposo, amore libero che cerca corrispondenza, che ci rende suoi partners, simili a lui.

Prendete questo corpo
Gesù vuole dirci: fate vostro questo mio modo di stare nel mondo, anche voi braccia aperte inviate alla terra.
Nel suo corpo Gesù ci da tutta la sua storia, di come amava, come piangeva, come gioiva, ciò che lo univa agli altri: parola, sguardo, gesto, ascolto, cuore. Perché il corpo di Cristo non sta solo nell'Eucaristia, Dio si è vestito d'umanità, al punto che l'umanità intera è la carne di Dio: quello che avete fatto a uno di questi l'avete fatto a me. Il Corpo di Cristo è sull'altare dell'Eucaristia, il corpo di Cristo è sull'altare del fratello, dei poveri, piccoli, forestieri, ammalati, anziani, disabili, le persone sole.

Che possiamo tutti diventare ciò che riceviamo: Corpo di Cristo. E sarà l'inizio di un umile e magnifico viaggio verso lo Sposo si è fatto sposo dell'ultimo fratello.


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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Prendete: questo è il mio corpo (Mc 14,22)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa a/r per A5)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (10/06/2012)
Prese il pane, lo spezzò e lo diede loro (Mc 14,22)
(vai al testo)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
Il dono più grande (08/06/2012)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Marinella Perroni (VP 2012)
  di Claudio Arletti (VP 2009)
  di Enzo Bianchi

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