3a domenica del Tempo ordinario (A)
Isaia 8,23b • Salmo 26 • 1 Corinzi 1,10-13.17 • Matteo 4,12-23
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Appunti per l'omelia
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, lasciò Nazaret…
Giovanni il Battista è stato appena arrestato, è accaduto qualcosa di minaccioso che, anziché impaurire e rendere prudente Gesù, lo fa uscire allo scoperto, a dare il cambio a Giovanni. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo un annuncio. Che riparte da là dove Giovanni si era fermato: Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. Sono le parole inaugurali del Vangelo, generative di tutto il resto.
Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino
Convertitevi! Noi interpretiamo come «pentitevi», mentre è l'invito a rivoluzionare la vita, a cambiate logica, a guardare oltre…
È l'offerta di un'opportunità: seguire Gesù è andare dove la vita è più vera.
Gesù subito aggiunge il motivo, il perché della conversione: il regno si è fatto vicino.
Che cos'è il regno dei cieli, o di Dio? È la vita che fiorisce in tutte le sue forme, un'offerta di solarità. Il regno è di Dio, ma è per gli uomini, per una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani, per una terra come Dio la sogna.
Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: tenete gli occhi bene aperti perché è successo qualcosa di molto importante: Giratevi verso la luce, perché la luce è già qui. Dio è qui, come una forza che circola ormai, che non sta ferma, come un lievito, un seme, un fermento.
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli… Andando oltre, vide altri due fratelli… Ed essi subito lo seguirono…
Il vangelo continua con la chiamata dei quattro pescatori e la promessa: vi farò pescatori di uomini. Con che cosa, con quale rete pescheranno gli uomini?
Ecco, Qualcuno ha una cosa bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore.
Il Vangelo è la chiave: è possibile vivere meglio, per tutti, perché la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone, risponde ai bisogni più profondi dei cuori e mette a disposizione un tesoro di vita e di amore, che non inganna, che non delude.
Gesù percorreva tutta la Galilea… annunciando il vangelo, guarendo ogni sorta di malattie…
La conclusione del brano di oggi è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita.
Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, incontro a noi, gente dalla vita ordinaria e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore.
E questa è l'unica cosa che guarisce la vita. Questo sarà anche il mio annuncio, a ciascuno: Dio è con te, con amore. Dio ti ama!
(spunti da Ermes Ronchi)
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Convertitevi, il regno dei cieli è vicino (Mt 4,17)
(vai al testo…)
Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
• Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino (Mt 4,17) - (26/01/2014)
(vai al testo…)
• Non vi siano divisioni tra voi (1Cor 1,10) - (23/01/2011)
(vai al testo…)
Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
La gioia di seguire Gesù (24/01/2014)
Commenti alla Parola:
• di Cettina Militello (VP 11.2016)
• di Gianni Cavagnoli (VP 1.2014)
• di Marinella Perroni (VP 1.2011)
• di Enzo Bianchi
(Illustrazione di Stefano Pachì)
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