Pentecoste (C)
Atti 2,1-11 • Salmo 103 • Romani 8,8-17 • Giovanni 14,15-16.23b-26
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(Vedi anche i brani delle Letture della Messa vespertina della vigilia)
Appunti per l'omelia
Il Padre vi darà un altro Paràclito
Paraclito, che significa "Colui che è chiamato accanto". "Uno accanto a noi", a nostro favore, non "contro" di noi. Perché quando anche il cuore ci accusi, ci sia qualcuno più grande del nostro cuore: nostro Difensore. Perché quando siamo sterili e tristi, sia accanto come vento che porta pollini di primavera, come fuoco che illumina la notte: Creatore e Consolatore. Perché quando siamo soli, di solitudine nemica, sia colui che riempie la casa, il Dio vicino, che avvolge, penetra, fa volare ad altezze nuove i pensieri, dà slancio a gesti e parole, sulla misura di quelli di Cristo.
Rimarrà con voi per sempre, vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà tutto quello che vi ho detto
Tre verbi pieni di bellissimi significati profetici: rimanere, insegnare e ricordare.
Che rimanga con voi, per sempre.
Lo Spirito è già qui, ha riempito la casa. Se anche io non sono con Lui, Lui rimane con me. Se anche lo dimenticassi, Lui non mi dimenticherà. Nessuno è solo, in nessuno dei giorni.
Vi insegnerà ogni cosa.
Lo Spirito ama insegnare, accompagnare oltre verso paesaggi inesplorati, dentro pensieri e conoscenze nuovi; sospingere avanti e insieme: con lui la verità diventa comunitaria, non individuale.
Vi ricorderà tutto.
Vi riporterà al cuore gesti e parole di Gesù, di quando passava e guariva la vita e diceva parole di cui non si vedeva il fondo.
Venne all'improvviso dal cielo un vento che si abbatte impetuoso e riempì tutta la casa
Pentecoste è una festa rivoluzionaria di cui non abbiamo ancora colto appieno la portata. Il racconto degli Atti degli Apostoli lo sottolinea con annotazioni precise: venne dal cielo all'improvviso un vento impetuoso e riempì tutta la casa.
La casa dove gli amici erano insieme. Lo Spirito non si lascia sequestrare in luoghi particolari che noi diciamo riservati alle cose del sacro. Qui sacra diventa la casa. La mia, la tua, tutte le case sono ora il cielo di Dio.
Venne d'improvviso, e i discepoli sono colti di sorpresa, non erano preparati, non era programmato. Lo Spirito non sopporta schemi, è un vento di libertà, fonte di libere vite.
Apparvero lingue di fuoco che si posavano su ciascuno
Su ciascuno, su ciascuno di noi. Nessuno escluso, nessuna distinzione da fare. Tocca ogni vita, è creatore e vuole creatori; è fuoco e vuole per la sua Chiesa coscienze accese e non intorpidite o acquiescenti.
Lo Spirito porta in dono un sapore di totalità, di pienezza, di completezza che Gesù sottolinea per tre volte: insegnerà ogni cosa, ricorderà tutto, rimarrà per sempre.
E la liturgia fa eco: del tuo Spirito Signore è piena la terra.
In Lui l'uomo, e il cosmo, ritrovano la loro pienezza: abitare il futuro e la libertà, abitare il Vento e il Fuoco, come nomadi d'Amore.
(spunti da Ermes Ronchi)
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Lo Spirito della verità vi insegnerà ogni cosa (Gv 14,26)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa f/r per A5)
Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (19/05/2013)
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa (Gv 14,26)
(vai al testo…)
Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
Lo Spirito, forza di trasformazione radicale (17/05/2013)
Commenti alla Parola:
• di Luigi Vari (VP 4.2016)
• di Marinella Perroni (VP 4.2013)
• di Claudio Arletti (VP 4.2010)
• di Enzo Bianchi
(Illustrazione di Giorgio Trevisan)
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