Tempo di Pasqua: ripropongo le meditazioni sulla «Misericordia di Dio nel cammino dell'Anno Liturgico», come proposte da fr. Luigi Colombotti ofm: «una ricerca della misericordia di Dio, tenendo presente i testi che parlano della misericordia, nella Messa e nella Liturgia delle Ore».
VI Settimana di Pasqua
LO SPIRITO SANTO PRESENTE NEI DIVINI MISTERI, CI CONDUCE ALL'INCONTRO CON IL RISORTO
Ormai la Comunità cristiana si avvicina alla grande solennità della Pentecoste e Gesù la prepara attraverso una catechesi sullo Spirito Santo. Rinnova la promessa e dichiara che la sua funzione sarà quella di difendere i cristiani nel processo che il mondo farà contro di loro. Lo Spirito Santo li assiste perché sono stati scelti per essere testimoni dell'amore di Dio nel mondo. Tuttavia «vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in mi cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me» (Lun/Gv 15,26-16,4).
Ma lo stesso Spirito Santo rifarà il processo a Gesù e denuncerà il triplice peccato del mondo: il rifiuto di Gesù, la sua ingiusta condanna perché Gesù è giusto e la sconfitta del principe di questo mondo. Ancora una volta Gesù illumina gli apostoli perché sappiano affrontare con coraggio la crisi imminente; è dunque una parola di consolazione. Disse Gesù: «È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi» (Mar/Gv 16,5-11).
Il dono dello Spirito guiderà la Chiesa soprattutto alla conoscenza di tutta la verità e farà memoria di tutte le parole di Gesù. «Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà» (Mer/Gv 16,12-15). […]
L'amore di Dio per gli apostoli si manifesta anche durante l'annuncio del vangelo. Ormai è entrato in Europa; dapprima arriva nella città più importante del distretto, poi irradierà agli altri centri. La predicazione si rivolge innanzitutto agli ebrei i quali si radunano presso i fiumi per le abluzioni preparatorie alla preghiera.[…]
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La misericordia di Dio si tocca con mano in questo tratto della storia della Chiesa nascente: parla al cuore della donna che poi si converte; libera dalla prigionia l'apostolo; favorisce l'annuncio perché l'uomo creda e sia salvo; consola ed incoraggia l'evangelizzatore e suscita nuovi ministri della parola.
Dal loro annuncio nasce la fede e la fede conduce al battesimo e quindi alla salvezza in Cristo. Didimo di Alessandria ci introduce nelle misteriose grazie del battesimo, il sacramento che da terreni che siamo, cioè fatti di polvere e terra, ci rende spirituali, ci permette di partecipare alla gloria divina... Ci rende ormai più onorati degli angeli. Spegne la fiamma terribile e inestinguibile dell'inferno per mezzo delle divine acque del fonte battesimale. Gli uomini infatti vengono concepiti due volte, una volta corporalmente e una volta dallo Spirito divino (Lun/UL 2 Lett.).
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In questa settimana lo Spirito Santo inizia ad essere visibilmente annunciato e contemplato nella liturgia: è promesso da Gesù, consola, incoraggia, suscita nuovi ministri perché la Chiesa si stabilizzi ed è il supremo Dono che trasforma i riti sacramentali in presenza del Risorto e cementa i discepoli nell'amore. La Chiesa orante sempre più innamorata dei doni pasquali canta al mondo la sua gioia di volerli custodire con la santa Liturgia e la vita.
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