Continuo la meditazione sulla «Misericordia di Dio nel cammino dell'Anno Liturgico», così come l'ho colta nelle riflessioni di fr. Luigi Colombotti ofm, che ha «pensato ad una ricerca della misericordia di Dio nell'Anno Liturgico, tenendo presente i testi che parlano della misericordia, nella Messa e nella Liturgia delle Ore, a partire dalla Solennità dell'Immacolata fino all'ultima settimana dell'Anno Liturgico».
II Settimana di Quaresima
LA MISERICORDIA DI DIO DISPONE IL GENERE UMANO
IN VISTA DELLA GRANDE SINFONIA DELLA SALVEZZA
La Domenica della Trasfigurazione ha suscitato nei credenti un fascino nuovo per Cristo, misericordia di Dio che sempre perdona, accoglie, serve e ci vuole salvi.
Fin dagli inizi della storia il Signore Dio dispose il genere umano in vista della grande «sinfonia» della salvezza perché fin dalle origini l'uomo è peccatore ed ha bisogno di redenzione. Sant'Ireneo dice che Dio creò l'uomo fin dal principio allo scopo di colmarlo dei suoi doni. Egli, che non ha bisogno di nessuno, concesse la comunione con sé a coloro che avevano bisogno di lui. Per coloro che gli erano graditi disegnò l'edificio della salvezza, come farebbe un architetto. Infine, in favore di coloro che si convertono al Padre, uccise il vitello grasso e donò loro la veste più bella. Così, in varie maniere, dispose il genere umano in vista della grande «sinfonia» della salvezza (Mer/UL 2 Lett.).
Questo disegno lo potremmo chiamare anche la grande sinfonia della misericordia perché ogni gesto che compie per l'uomo è frutto del suo amore.
[…]
Dal profondo della nostra miseria di peccato gridiamo al Signore: Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati: presto ci venga incontro la tua misericordia, perché siamo così poveri! Perdonaci, Signore, nella tua misericordia (Lun/Sal 78). Crediamo nella liberazione di nemici e persecutori esteriori ma soprattutto interiori e facciamo appello confidente al Signore e lo preghiamo dicendo: Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. Salvami, Signore, per la tua misericordia (Mer/Sal Resp 30). Ed il Signore che sa attendere nella pazienza e nella bontà ci viene in aiuto perché la sua misericordia si estende su ogni creatura (Sal 145,8-9), (Sab/lntr).
Abbiamo già fatto la scelta di una vita santa che si schiude alla lode del Signore ma abbiamo pur sempre bisogno di essere salvati. […] Per questo ci insegna san Giovanni Crisostomo, accostiamoci con cuore sincero e coscienza pura per ottenere grazia e perdono nel tempo opportuno (Lun/UL 2 Lett.).
[…]
Gesù presentava la sua Pasqua come il grande servizio all'umanità e lo proponeva al discepolo come stile di vita quando diceva: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mer/Mt 20,17-28).
Lo stile del servizio sarà anche la caratteristica dei Capi della Comunità cristiana nella quale tutti sono fratelli. Voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato (Mar/Mt 23,1-12).
Al servizio si deve accompagnare la misericordia che esclude il giudicare ed il condannare ed è sempre aperta al perdono. Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati» (Lun/Lc 6,36-38).
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