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venerdì 26 giugno 2015

Alzati! Torna a ricevere e dare amore


13a domenica del Tempo ordinario (B)
Sapienza 1,13-15;2,23-24 • Sal 29 • 2 Corinzi 8,7.9.13-15 • Marco 5,21-43
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

La mia figlioletta sta morendo: vieni… Andò con lui… Tua figlia è morta
Gesù cammina verso la casa dove una bambina è morta. Cammina ed è Giairo, il padre, a dettare il ritmo; Gesù gli cammina vicino e gli parla col cuore: Non temere, soltanto continua ad aver fede. Ma come è possibile non temere quando la morte è entrata nella mia casa e si è portata via ciò che ho di più caro al mondo?

Non temere, soltanto abbi fede!
Secondo Gesù il contrario della paura non è il coraggio, da scovare a fatica nel fondo dell'animo, ma la fede: Tu continua ad aver fede. Anche se dubiti, anche se la tua fede non ha nulla di eroico, lascia che la sua Parola riprenda a mormorare in cuore.
Aver fede: che cosa significa? La fede è un atto umanissimo, vitale, che tende alla vita e si oppone all'abbandono e alla morte. È aderire! Come un bambino aderisce al petto della madre, così io aderisco al Signore.

Giunsero alla casa e vide trambusto e gente che piangeva…
Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme

Dorme, come tutti i nostri che ci hanno preceduto e che sono in attesa del risveglio. Dormono, come una parentesi tra questo sole e il sole di domani, e per Dio l'ultimo risveglio è sulla vita.

E lo deridevano…
È con quella stessa derisione con cui dicono anche a noi: tu credi nella vita dopo la morte? Ti inganni, ti sbagli, sei un illuso, non c'è niente dopo la morte. Ma la fede che scaturisce dalla Parola di Dio ci dice che Dio è Dio dei vivi e non dei morti.

Cacciati tutti fuori, prende con sé il padre e la madre
Gesù ricompone il cerchio vitale degli affetti, il cerchio dell'amore che fa vivere. E poi prende per mano la bambina. Non era lecito per la legge toccare un morto, ma Gesù profuma di libertà. E ci insegna che bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare. La prende per mano.
Ma chi è questo Gesù ? Una mano che mi prende per mano. La sua mano nella mia mano.

E le disse: Talità kum. Fanciulla, alzati!
Lui può aiutarla, sostenerla, ma è lei, è solo lei che può risollevarsi: Alzati! E lei si alza e si mette a camminare.
A ciascuno di noi, qualunque sia la porzione di dolore che portiamo dentro, qualunque sia la porzione di morte, il Signore ripete: Talità kum. In ognuno di noi c'è una vita che è giovane sempre: Talità kum, giovane vita, dico a te, alzati… Torna a ricevere e a restituire amore.



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Non temere, soltanto abbi fede! (Mc 5,36)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa a/r per A5)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (01/07/2012)
Figlia, la tua fede ti ha salvata (Mc 5,34)
(vai al testo)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
La vita, dono della fede (29/06/2012)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Marinella Perroni (VP 2012)
  di Claudio Arletti (VP 2009)
  di Enzo Bianchi


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