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venerdì 27 aprile 2012

Conosciuti da Lui


IV domenica di Pasqua (B)

Appunti per l'omelia

Questa quarta domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore, è caratterizzata dalla giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Gesù si presenta come il buon pastore che conosce le sue pecore una per una, le chiama per nome, non le abbandona all'arrivo del nemico, ma offre la sua vita per loro. Si contrappone in maniera polemica con chi, pur dovendo accudire alle pecore, le trascura fino a tradirle, se, come il mercenario, non ne ricava profitto o la sua vita perde in prestigio o in sicurezza: antitesi di chi è chiamato ad un servizio nella comunità sull'esempio del Maestro!
Ogni discepolo di Gesù ha questo compito, ognuno secondo la propria vocazione. Ma è la comunità stessa soggetto di evangelizzazione; comunità nella quale i pastori hanno un ruolo particolare e sono presenza sacramentale di Gesù, Pastore di tutti; perché tutti, nell'unità che lo Spirito del Risorto ci dona, possiamo essere nel mondo presenza viva di Lui. È questa testimonianza del Risorto presente nella comunità che farà della Chiesa una porta aperta per la fede, un ovile che tutti accoglie, voce di una Parola che desidera essere ascoltata, per far diventare tutti "un solo gregge, un solo pastore".
Ma perché questo possa realizzarsi, occorre che la relazione tra Gesù e i suoi diventi vitale. Non un rapporto individuale ed intimistico, non un semplice godere della sua compagnia e per consolarci a vicenda, ma per trasmettere a tutti, nella gioia della nostra vita col Risorto, l'esperienza di chi è "conosciuto" dal Pastore e che a sua volta lo "conosce" ed "ascolta la sua voce".
È uscire dagli steccati ed aprirsi al mondo, che altro non desidera che la felicità, quella vera, quella su cui si fonda la speranza.
È essere trasparenza limpida dell'unico e vero Pastore che serve fino a dare la vita, fino a "deporla" nella mani del Padre, privandosene in favore del gregge.
È vivere nella piena gratuità e senza compromessi la vocazione all'amore, che è di tutti; è vivere la vocazione al servizio, cominciando dagli ultimi, e consegnare la nostra vita per amore all'Amore.
Solo così, vivendo in comunione profonda con Gesù, il Pastore "bello", noi possiamo scoprire il vero senso della nostra vita, nella quale siamo chiamati a dire, riconoscenti, il nostro "Sì".



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Io sono il buon pastore (Gv 10,11)
(vai al testo) - (pdf, formato A5)

Commenti alla Parola:
di Marinella Perroni (VP 2012)
di Claudio Arletti (VP 2009)
di Enzo Bianchi

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