Negli Atti degli Apostoli la Pentecoste è presentata con lo stile delle manifestazioni di Dio (vento, fuoco, tuono) tutti segni visibili della potenza trasformante dell'amore. Anche le lingue diventano una sola, quella dell'amore, l'unica che possa essere intesa da tutti. La Pentecoste ancora oggi è in atto non come evento straordinario, ma nei frutti dello Spirito che ci è stato dato.
Primo frutto è sentir sgorgare dal nostro cuore l'unica fondamentale preghiera di Gesù e la nostra, di figli prodighi: "Padre!".
Nella dolcezza di questo incontro, le opere della carne che il mondo continua a presentarci in modo attraente e razionale si rivelano come paglia che brucia al fuoco del buono e del bello che solo può esistere in Dio. I frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé, ci invadono e ci fanno vivere come realtà il sogno che contiene le aspirazioni profonde di ogni essere umano. Il passo, una volta provato il dono dell'amore, non è più difficile: diventa una gioiosa pazzia crocifiggere la nostra carne con le sue passioni e desideri. È uscire dal fango che ci soffoca e ci opprime e entrare in un bagno di freschezza e di luce che ci penetra fin nell'intimo e trasforma il cuore di pietra nel cuore di Gesù, fatto della carne di Dio.
Testimonianza di Parola vissuta
Due famiglie, i cui bambini aiutiamo col sostegno a distanza, vivevano in una povertà estrema. In una la madre era morta e il padre era infermo a letto; nell'altra, molto numerosa, il padre aveva bisogno di un'urgente operazione ma non aveva i soldi.
Sono tornata a casa triste e impotente davanti a tanta miseria. Subito però ho cercato di fare qualcosa: con delle amiche siamo andate a pulire la casa del ragazzo solo col padre. Era molto sporca, i vestiti maleodoranti. Abbiamo cominciato a lavarli e a pulire per terra, il bagno, la cucina… I vicini erano stupiti, ma la sorpresa e la gioia del padre e del ragazzo erano indescrivibili.
Per l'atra famiglia abbiamo tutte versato una piccola somma e abbiamo coinvolto nella raccolta anche i colleghi di lavoro. Alla fine, raggiunto il necessario, ho portato l'infermo all'ospedale pagando l'importo dell'operazione e delle medicine. L'intervento è andato bene. Non so se la loro gioia era più grande della nostra. Tornando a casa, ci siamo dette che forse anche così si poteva iniziare a costruire la pace.
Lo Spirito Santo sa guidare i nostri passi verso orizzonti che non riusciamo nemmeno ad immaginare e ci permette di vivere esperienze che sono il frutto di disegni più grandi di noi e dei nostri pensieri.
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