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martedì 30 ottobre 2018

Amare nella libertà che lo Spirito ci dona


"Rilettura", alla fine del mese, della Parola di Vita di ottobre.

«Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge» (Gal 5,18).

Lasciarsi guidare dallo Spirito di Dio. C'è sempre il pericolo che qualcosa impedisca allo Spirito di prendere serio possesso della nostra mente, del nostro cuore. Per lasciarsi guidare da quella Voce che dentro ci parla, occorre essere interiormente "liberi", che significa mettersi al servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: ama il prossimo tuo come te stesso.
Amare l'altro come noi stessi, "come sé". Occorre vedere nell'altro un altro sé e fare all'altro quello che si farebbe a se stessi. Soffrire con chi soffre, gioire con gioisce, portare i pesi gli uni degli altri. Cioè: "farsi uno". Questo amore, che nasce da un cuore libero, non è sentimento affettuoso, ma servizio concreto.
Questo significa testimoniare Dio, che è Amore, con la propria vita: amando. L'amore che viene da Dio ci spinge ad essere persone responsabili in famiglia, sul lavoro e in tutti i nostri ambienti.
Guidati dallo Spirito, costruiamo relazioni di pace. La pace non può essere raggiunta solo con l'assenza di conflitti, ma attraverso la presenza dell'amore, ricordando che sono le relazioni "reali" che ci portano all'incontro con l'altro. Ogni altro mezzo di comunicazione potrà essere strumento di pace se ci lasciamo condurre dallo Spirito di Dio, nel rispetto delle differenze e nell'accettazione dell'altro. Infatti, vivere nell'amore non è semplice frutto dei nostri sforzi. È lo Spirito che ci è stato donato, e possiamo continuare a chiedere, a darci la forza per arrivare ad essere sempre più liberi dalla schiavitù dell'egoismo e a vivere nell'amore.
Vivere l'amore che vien da Dio ci porta ad amare il prossimo in modo concreto. In questo amore la nostra fede si rafforza, si rinnova, ben sapendo che non possiamo amare Dio che non vediamo senza amare il prossimo che vediamo. Crescer nell'amore è anche crescere nella fede. È l'amore che ci muove, che ci suggerisce come rispondere alle situazioni e alle scelte che siamo chiamati a compiere.
È l'amore infatti che purifica le nostre intenzioni e tutto il nostro intimo. Molte cose possono farmi sentire prigioniero, come gli attaccamenti alle mie idee, alle persone. Ma se le cose sono usate per servire l'altro, se le idee sono proposte invece che imposte e le persone sono amate senza distinzioni, allora sono libero.
Chi ama, infatti, senza interessi particolari possiede un cuore puro e vive la castità di Dio, perché è così che Lui ci ama. Il suo amore, radicalmente gratuito, si contrappone all'amore del mondo che si basa sul ricambio e la simpatia. L'amore del Padre celeste si dona alle sue creature indipendentemente dalla risposta che può arrivare. Il Padre ci ama non già perché siamo buoni, spiritualmente belli, e perciò meritevoli di attenzione e benevolenza, ma, al contrario, amando sci crea in noi la bontà e la bellezza spirituale della grazia.
Amando così, siamo portati a mettere in luce il positivo dell'altro. E questo è infinitamente più costruttivo che non fermarsi al negativo. Metter in luce il positivo è alimentare la fede con la pratica dell'amore, perché l'amore ci rivela innanzitutto il positivo che esiste in noi stessi. Siamo guidati infatti da quel principio di vita nuova che lo Spirito ha posto dentro di noi. Ed è l'amore che ci spinge ad agire cercando il bene dell'altro.
Se lo Spirito di Dio vive in me, vado per il mondo come il portatore del più grande tesoro che qualcuno possa mai avere. Lui parla attraverso di me, mi fa pensare che tutti sono figli di Dio. Essere guidati dallo Spirito di Dio: ecco la vera libertà! E coincide con la piena realizzazione di noi stessi: forze, cuore mente, tutte le nostre capacità possono "camminare secondo lo Spirito" perché unificate dall'amore.
Allora amare comporta agire con la gioia nel cuore. Con la gioia nel cuore dimostriamo che stiamo effettivamente praticando un gesto di puro amore, che è frutto della nostra volontà e generosità. La gioia che vien dall'amore non ha nulla di artificiale. È genuina, vera e inebria con docilità l'anima di chi ama e di chi è amato. Questa gioia è dono di Dio e nessuno la può cancellare: "Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia" (cf. Gv 16,22).
Allora, fare tutto per amore. Ogni cosa ha un valore in sé, ma quando è accompagnata dall'amore, acquista un valore in più. Il valore aggiunto di qualcosa di materiale cambia a seconda mercato; il valore emotivo cambia in base al momento e alle relazioni coinvolte. Il valore aggiunto dell'amore è immutabile perché viene da Dio. È Lui che valuta tutte le cose fatte per amore. È Lui che apprezza tutto secondo il nostro amore.

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