Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


venerdì 6 agosto 2010

Il nostro tesoro

8 agosto 2010 – 19a domenica del Tempo Ordinario (C)

Parola da vivere

Fatevi un tesoro sicuro nei cieli (Lc 12,33)


Ancora una volta la Parola di questa domenica ci invita a seguire il Signore: oggi l'invito è ad una povertà volontaria per il regno di Dio. L'appello alla povertà è appello a dare sempre il primato, nella nostra vita di cristiani, al regno di Dio. Espressione questa che dice la nostra possibilità di fare esperienza dell'amore infinito del Padre. La vita non dipende né da ciò che abbiamo, né da ciò che non abbiamo, bensì da ciò che siamo: figli di Dio. Mentre l'uomo in genere accumula con affanno quando ha e si agita quando non ha, il credente dona quando ha e lavora quando non ha. Ma senza inquietudine, con fiducia, perché sa che Dio è la sua vita. I beni sono mezzi, non il fine della vita. Chi tesorizza per sé, perde la vita e non arricchisce davanti a Dio. Chi invece dà, arricchisce davanti a Dio della ricchezza stessa di Colui che è ricco in misericordia.
Il tesoro vero non è ciò che hai, ma ciò che dai. Questo non viene meno neanche nella morte, perché, dice il libro dei Proverbi "chi dà al povero fa un prestito a Dio". Se uno è distratto, preso da una preoccupazione, nemmeno sente il campanello. Se uno invece aspetta una persona amata è vigilante, è subito pronto. È sempre questione di cuore. Perché: dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Se "nostro tesoro" sono "le cose di lassù", il nostro cuore è tutto preso dal cielo, da ciò che rimane per sempre.



Testimonianza di Parola vissuta


Una sera tornando a casa ho visto le mie figlie preoccupate perché una parente era venuta a chiedere un po' di zucchero portandosi via quel poco che avevamo. "Non preoccupatevi – ho detto loro – dobbiamo darlo con generosità. Probabilmente questa persona ha più bisogno di noi". Pochi minuti dopo arriva una vicina con una cesta di viveri per noi. Tra essi c'è il doppio dello zucchero che avevamo regalato.
Eravamo riusciti a comperare un paio di scarpe alla nostra figlia maggiore. Un giorno torna dalla scuola e dice che una delle sue compagne ha le scarpe rotte; vorrebbe regalarle le sue scarpe nuove, "perché tu, mamma, ci hai insegnato che dobbiamo dare ai poveri le cose migliori che abbiamo". Sapendo quanti sacrifici ci erano costate, io rimasi perplessa; però non mi sono sentita di contraddirla. Tre giorni dopo una signora porta un paio di scarpe dello stesso numero, dicendo che le aveva comperate per la figlia ma le stavano piccole.

(C.P., Messico)

(da "Camminare insieme" - vedi Testimoniare la Parola, come proposto in parrocchia)
(vedi Commento alla Parola di Claudio Arletti)


Nessun commento:

Posta un commento