Questo Blog continua nella nuova versione
venuto per servire
(clicca qui per entrare)


mercoledì 22 ottobre 2008

Un solo uomo nuovo

Il passo di Efesini 2,12-22 della liturgia di questi giorni mi ha fatto riflettere sul mio essere (e quindi operare) nella comunità cristiana, dove sono presenti diverse categorie di persone, dalle più praticanti a quelle che, pur sentendosi attratte dal messaggio di Gesù, non si sentono parte di quella comunità che si incontra alla liturgia domenicale.
Eppure sono tutti fratelli in Cristo Gesù!
C’è una conversione da fare sul come essere “diaconia” che porta all’unità…
Quelli che sono considerati “lontani”, ora sono “diventati i vicini grazie al sangue di Cristo”, quel sangue che è segno di quel “dare la vita” a cui siamo chiamati. Essere come Gesù che ha creato "in se stesso dei due un solo uomo nuovo… un solo corpo per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia, annunciando perciò la pace… in modo da non essere più stranieri, ma cittadini dei santi e familiari di Dio… in modo da diventare insieme dimora di Dio per mezzo dello Spirito".
È in me stesso, nella mia persona, che si attua questa unità che poi si manifesta anche nel corpo della comunità. Ma bisogna essere come Gesù, che ha dato la vita.




Nessun commento:

Posta un commento