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venerdì 12 dicembre 2014

Essere testimoni della luce


3a domenica di Avvento (B)
• Isaia 61,1-2.10-11 • 1 Tessalonicesi 5,16-24 • Giovanni 1,6-8.19-28
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Appunti per l'omelia

Dare testimonianza alla luce.
Il simbolismo della luce, presente in tutta la Bibbia, è ripreso dall'evangelista Giovanni, che presenta la venuta di Cristo nel mondo come l'apparire della luce.
La figura del Battista è introdotta con la stessa immagine (per ben tre volte): "rendere testimonianza alla luce". Egli fu il primo che riconobbe la "luce vera" e si mantenne fedele alla sua missione.
È Gesù la luce e solo chi segue lui, non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita: la luce del Vangelo indica quei valori, sui quali vale la pena di puntare la vita.

Io non sono il Cristo.
Il Battista non accetta identificazioni, onori, titoli che non gli spettano. Si definisce semplicemente "voce". Compiuta la sua missione, è lieto di farsi da parte. Fa in modo che non nascano equivoci; rifugge da ogni forma di culto della personalità. Al tempo stesso lui indica.
Tutti abbiamo bisogno della testimonianza di altri, a partire dalla famiglia.
La frequenza di persone che vivono la fede in modo coerente e sereno, che sanno scoprire l'amore di Dio anche nel dolore, l'ascolto di esperienze di Vangelo vissuto possono rafforzare e rinnovare l'incontro personale con Gesù.

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Israele, da secoli, attendeva il Messia eppure, quando l'ha visto arrivare, non lo riconobbe. La nebbia, costituita da convinzioni religiose sbagliate, offuscava la mente e appesantiva i cuori. Israele era persuaso di costituire una comunità santa, viveva separato, disprezzava gli altri popoli, considerava l'elezione un privilegio, non una vocazione.
Aspettava un Messia che si sarebbe schierato al suo fianco non per portare la salvezza, ma per annientare gli altri popoli.
Solo il confronto continuo con la Parola, meglio se con altri, ci tiene "aggiornati", aperti a Gesù.
E la Parola ci porta ad incontrarlo nell'Eucaristia, nel fratello, nei ministri della Chiesa, nella preghiera; in particolare nella comunità dove si vive il Dove due o più si amano a vicenda, io sono in mezzo a loro.

Allora è opportuno prendere coscienza di come ci aiutiamo nella comunità a sperimentare la presenza di Gesù, ad ascoltare la sua Parola, a scoprirlo in ogni fratello specie se emarginato, a superare le delusioni, a far crescere la concordia…



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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Giovanni venne come testimone (Gv 1,7)
(vai al testo) - (---> pdf, formato A4, stampa a/r per A5)

Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata (11/12/2011)
Mi ha mandato a portare il lieto annuncio (Is 61,1)
(vai al testo)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
La gioia di essere testimoni (9/12/2011)

Commenti alla Parola:
  di Luigi Vari (VP 2014)
  di Marinella Perroni (VP 2011)
  di Claudio Arletti (VP 2008)
  di Enzo Bianchi


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