«Chi mi riconoscerà davanti agli uomini…» (Mt 10,32).
Gesù aspetta da me una testimonianza sicura e verace di Lui!
Non una testimonianza qualsiasi…, perché chiunque incontrandomi possa incontrare Lui.
È la mia vita la testimonianza più completa!
La mia vita, fatta sì di alti e bassi, di fedeltà e debolezze, ma una esistenza da cui traspaia che Gesù opera e trasforma, sana e fa vivere…
«Cristo è la luce vera lontana da ogni menzogna. Impariamo da questo che anche la nostra vita deve essere illuminata dai raggi della vera luce… Detestiamo l'agire clandestino e tenebroso e operiamo tutto alla luce del giorno, e così anche noi diventeremo luce, e, come è proprio della luce, illumineremo gli altri mediante le nostre opere buone… ci mostreremo veramente partecipi del suo nome e manifesteremo la forza della santità non solo a parole, ma anche con le opere» (San Gregorio di Nissa, da L'ideale del perfetto cristiano).
Parole sante! Purtroppo la tendenza è quella di chiudersi, forse per protezione o quant'altro, non condividendo né gioie né dolori della vita quotidiana per timore di esporsi.
RispondiEliminaMa che paura può fare essere nella Verità? Senza contare che le gioie condivise si moltiplicano, e i dolori si ripartiscono in comunione!
La testimonianza nella comunione è la scommessa per questa "nuova evangelizzazione" a cui siamo chiamati: ciò che non si comunica, si perede!
RispondiEliminaNoi ci sforziamo di farlo, nel nostro piccolo...
Luigi